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L’ora legale – Pillole di Costituzione a cura di Piergiorgio Ricca

Nella società odierna il lavoro viene considerato come un pilastro fondante della comunità, proprio per la funzione di sviluppo personale che riveste.
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Di “lavoro”, oltre all’art. 1 Cost., si occupa anche l’art. 4 Cost., il quale recita: “la Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società”.
Il primo comma dell’art. 4 Cost. riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro, considerato come mezzo necessario per l’affermazione della personalità dell’individuo. Non si tratta di un diritto soggettivo perfetto, perciò azionabile in giudizio, dato che la Repubblica non detiene l’obbligo di fornire lavoro ad ogni individuo, ma deve far sì che possano concretizzarsi le giuste condizioni che permettano a tutti di trovare un’occupazione. Il riferimento esplicito non è allo Stato, ma piuttosto, alla Repubblica, espressione usata intenzionalmente dai Costituenti allo scopo di indicare congiuntamente collettività e pubblici poteri, entrambi chiamati a cooperare attivamente per la promozione ed il perseguimento dell’obiettivo “lavoro”.
Secondo aspetto di particolare rilevanza è contenuto nel secondo comma del suddetto articolo, il lavoro non solo inteso come diritto, bensì anche come dovere. Dovere per ogni cittadino di svolgere, compatibilmente con le proprie capacità, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. Un vero e proprio invito ai cittadini di ricercare e accettare un’occupazione che possa contribuire al progresso dell’intero Paese. Si tratta di un dovere che ha contenuto meramente programmatico, non essendo previste sanzioni per chi non vi si conforma.
Dalla lettura della norma emerge anche un profilo ulteriore: la facoltà per ciascun cittadino di scegliere l’occupazione che ritiene più confacente alle proprie inclinazioni e possibilità. Intento dei nostri Padri Costituenti è proprio quello di valorizzare l’aspetto personalistico della prestazione lavorativa, sottolineando l’importante crescita individuale di ogni singolo cittadino.

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