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Ragusa……La superbia del 63 per cento

Tempo di lettura: 2 minuti

“Stupisce e da vergogna il modo in cui alcuni assessori e il sindaco di Ragusa trattano i consiglieri di minoranza durante gli ultimi consigli comunali”, si legge in una nota di Ragusa Libera del 27 luglio 2023. Stupisce perché dovrebbero sapere che nessuno ha sempre ragione (nemmeno loro) e da vergogna nel constatare il disprezzo del trattamento ricevuto. Come il disprezzo che dimostrano per la cultura. La maggioranza nel Palazzo dell’Aquila ha un serio problema di interpretazione democratica della realtà. Il confronto si genera perché non sanno governare in altro modo che non sia Amico/Nemico, già stabilito in campagna elettorale. Poiché non conoscono il dialogo tra loro non dialogano con il resto della società. La minoranza è raramente considerata e non ascoltata perché ha perso. Un concetto aberrante di ciò che chiamano democrazia. Sembra che la maggior parte di questa amministrazione dovrebbe imparare a governare per tutti. Non è la minoranza che deve stabilire un dialogo con la società, ma essi stessi che sono a disposizione del cittadino. Al contrario, con superbia, si vantano del 63 per cento ma dimenticano 52 mila ragusani! Perché la demografia dice che in questa città 52mila persone non li hanno votati. Per volontà o per omissione non li hanno scelti. L’arroganza con cui governano, l’arroganza nella comunicazione è il risultato della mancanza di formazione politica di coloro che comandano la città. Non c’è altra spiegazione. Credono che la funzione della minoranza sia quella di stare seduti e zitti per i prossimi cinque anni. Sarà un vero calvario (ma nel sacrificio si forgia il carattere, diceva Dostoevskij) Un altro capitolo importante, nella nota di Ragusa Libera, sono gli esperti in Turismo e Cultura. Permettetemi di sorridere. Non c’è mai stato un esperto in turismo, non c’era e non c’è. Esperto in Cultura? Un altro sorriso triste e malinconico. Uno degli attributi dell’ignoranza è l’insolenza. L’amministrazione attuale è alla Cultura ciò che l’acido solforico alla pelle umana. È distruttiva con la Cultura. Un miserabile foglio come programma estivo 2023 dimostra quello che dico. Né la musica, né la danza, né la cinematografia, né la letteratura, né il teatro hanno un minimo significato per questa gente. Non succede così con lo sport (ci sono anche teatri per sciocchi diceva Aristofane)

E infine arriviamo all’umiltà, un concetto totalmente sconosciuto per coloro che comandano la città di Ragusa. Omnia Sunt Comunia, assicurava Tomasso d’Aquino, Tutto è in Comune. Questa gente non lo interpreta così. Loro hanno sempre la ragione, loro sono sempre i migliori, la città è di loro per il 63 per cento. Dice Borges che le dittature proibiscono gli avversari perché non sopportano le differenze. Questa nota vuole essere una riflessione ma Cassi e le sue comparse la prenderanno come un attacco. È la differenza tra la Finzione Politica e la Politica Seria. La differenza tra il 63 per cento e la maggioranza che non le ha votati.

Lucia Cascone

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10 commenti su “Ragusa……La superbia del 63 per cento”

  1. Tanto per informare!!! È così che si stabilisce il dialogo con i cittadini, che sono i mandatari di cotanti!.
    Sono impegnati e distratti con la statua di Pennavaria, stanno cercando di capire chi era costui….!!!!! L’ignoranza è una disgrazia, la tracotanza una scelta di essere il nulla…. con il niente senza differenza.

  2. Secondo me non è un attacco è semplicemente uno sfogo di una signora, che non conosco e che non si è presentata, che ha un po’ sproloquiato sui rapporti tra maggioranza (17/24) e minoranza (7/24).È dura accettare la realtà da parte di chi è stato annientato nelle urne.

  3. @Giovanni, lei è il solito ignorante, autodichiarato dal suo commento dato che ignora la realtà, perché non ha letto l’articolo oppure lei non sa leggere e quindi ignorante per mancanza di studi appropriati. Per sua conoscenza l’articolo ha, anche, un nome e cognome e se vuole posso darle delle lezioni.

  4. Giuseppe Farruggio

    Io la chiamo arroganza politica. Chi è al potere deve ascoltare le minoranze della politica, potersi confrontare è un bene per la città.

  5. GIA SUPERATO…METODO CHE DA 10 ANNI VIENE ATTUATO A MODICA…..PURTROPPO RESISTE ANCORA PER ALTRI 5 ANNI……….

  6. E cosa dire poi della gestione del verde pubblico, assolutamente non considerato da questo Sindaco e dai suoi assessori! È sotto gli occhi di tutti, ovunque spazi pubblici abbondonati, privi di panchine, giochi per bambini, pieni di erbacce, sporche!
    Eppure chi dice di essere stato “premiato” dal 63% dei votanti (non dei ragusani tutti) dovrebbe sapere le importanti funzioni del verde: sociali, ecologiche, ambientali e perfino di benessere collettivo!
    Spieghi il Sindaco e il suo assessore delegato il perché di tale disinteresse per una funzione così vitale del benessere di una città civile! O forse e chiedere troppo!

  7. Cecilia Tumino

    Bella riflessione. In realtà anche io da qualche tempo ho la sensazione che la riconferma “bulgara” abbia creato prosopepea e arroganza.
    Penso all’opera di SatOne cancellata senza un minimo di confronto, penso alla gestione spregiudicata dei lavori a Marina in piena estate, agli atteggiamenti supponenti di alcuni amministratori.
    Se anche il confronto politico è improntato su questo stile è triste e direi preoccupante.

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