“Non potevamo non partecipare al dibattito sulla statua di Pennavaria. Riteniamo che la posizione di grande equilibrio espressa nei giorni scorsi sull’argomento dall’emerito di Storia contemporanea, Giuseppe Barone, che certo non si può definire un intellettuale di destra, sia quella che, meglio di ogni altra, si debba tenere in considerazione. Come Ragusa in Movimento, siamo pronti a fornire il nostro sostegno al comitato prostatua affinché, con la dovuta sensibilità e con il dovuto rispetto per la Storia, quella con la S maiuscola, si renda onore a un nostro concittadino che dovremmo solo ringraziare per quello che ha fatto per Ragusa. Se oggi siamo qui lo dobbiamo solo a lui. Altrimenti Ragusa sarebbe soltanto un altro dei piccoli Comuni, probabilmente a vocazione completamente agricola, presente sul territorio del Sud est siciliano”.
Lo dice il presidente dell’associazione Ragusa in Movimento, Mario Chiavola, che sottolinea la necessità di fare attenzione ad analizzare la storia e che si rende necessario studiarla con meticolosità “soprattutto ora considerato che, nel 2027, celebreremo il centenario dell’erezione di Ragusa a capoluogo di provincia, dopo che la parte alta si fuse con la città vecchia. Ritengo che tutto questo debba essere meritevole della massima attenzione – ancora Chiavola – e che debba spronarci a saperne di più, a conoscere ancora meglio determinate dinamiche. Noi, come Ragusa in Movimento, riteniamo che la figura di Pennavaria abbia contribuito in maniera decisiva al raggiungimento di questo risultato. Siamo aperti a ogni tipo di contributo, autorevole come quello di Barone, affinché la Storia possa restituirci la propria verità. Invitiamo l’Amministrazione comunale, inoltre, a valutare con la massima attenzione le richieste del comitato prostatua. Proprio in occasione del centenario, riteniamo che questa vicenda meriti grande rilievo”.
- 15 Gennaio 2025 -
10 commenti su “Dibattito statua Pennavaria. Interviene Ragusa in Movimento”
Quantomeno ogni tanto un discorso sensato e privo di parteggiamenti indotti!
Se la storia è questa, nessuno la potrà cambiare, bella o brutta che sia.
Poi vorrei esprimere una mia riflessione: Se si cerca di cambiare il corso della storia perchè non piace e quindi la tendenza è distorcere se non falsare il passato, quanta fiducia devo avere per convincermi che il presente non è pieno di bugie e falsità?
I discorsi sensati sono quelli che approva Tonino Spinello, gli altri lasciateli stare sono tutti pieni di bugie e falsità. Potremmo proporlo come “ministro per la verifica di sensatezza delle questioni”, e tutto filerebbe liscio. Non ce n’è per nessuno!
La storia ha dimostrato che questo soggetto si è macchiato di stragi nazi-fasciste. Tutto il resto è filosofia …
Gli italiani erano tutti fascisti ai tempi di Mussolini, poi in tre giorni tutti antifascisti. Vergogna!! Fascisti, comunisti, nazisti, sono facce della stessa medaglia. Vuol dire imporre il proprio pensiero anche con la forza se necessario. Sono sempre gli italiani che bollavano i non vaccinati, che andavano dai dirigenti a dire il collega è un novax (parola inventata per gli ignoranti) non può stare nella stessa stanza con i vaccinati. Gli stessi che accusano puntando il dito contro Pennavaria, poi gerarchi di Hitler messi a dirigere la Nato, potrei scrivere nomi e cognomi, con date, e neanche lo sanno, protetti dai benefattori americani ed europei. La stessa Italia che ha protetto per decenni gli assassini di Sant’Anna di Stazzema. Poi vanno a fare il teatrino alla memoria. I colpevoli trovati grazie ad un giornalista italiano. Persone che adesso accusano, e che insultavano tutti i giorni chi era contrario al siero. Adesso sono diventati misericordiosi. Esattamente come quando in tre giorni diventarono antifascisti. Un popolo senza passato, non ha futuro. Non dimenticare mai chi siamo, ne da dove veniamo. Il passato ci appartiene Anche se vergognoso. E i fatti si ripetono sempre, questione di tempo, perché non sappiamo apprendere dagli errori.
“Se oggi siamo qui lo dobbiamo solo a lui.”…..
Ragusa è arrivata ad essere lì solamente per prevaricazione di una lobby fascista perché non aveva nessun merito né storico né soprattutto culturale per diventare capoluogo di provincia ed accorpandosi Ibla. Pur essendo popolosa non aveva nemmeno scuole e istituti tali da emancipare al meglio la popolazione. Oggi è una grossa località perché continua a prevaricare nei confronti dei comuni limitrofi mangiando soldi e lasciando briciole. Vergogna
Appunto, la storia piaccia o no, va raccontata nella sua interezza. Si vuole per forza VERGOGNOSAMENTE allocare la statua che rappresenta il famigerato gerarca fascista in questione? Ebbene si consenta al contempo la realizzazione di una gigantografia di Piazzale Loreto alla data del 29 aprile 1945. Anche questa è Storia, o no?
Gino, si ripari dal sole!
@essequattro, anche dell’eccidio di Schio allora già che ci siamo, o altri similari.
Verissimo Romolo, ha perfettamente ragione, così come è vero quello che scrive l’altro commentatore e cioè il fatto che gli italiani erano tutti fascisti (non tutti per la verità, c’era chi veniva massacrato di botte dalle squadracce fasciste o doveva bere olio di ricino, magari qualcuno veniva ucciso barbaramente come Giacomo Matteotti), in linea di massima gli italiani da sempre ed al sud in particolare le persone sono voltagabbana, da fascisti si sono ritrovati a comunisti, e così via sempre… cittadini voltagabbana e responsabili di tutto.
Pietro Micca
La verità fa male. Oggi tutti democratici, domani tutti fascisti. E viceversa. Mi spiace per lei ma la storia non può cambiarla. Subito sul carro dei vincitori. Lei credo sarebbe uno di questi. Comunque seguirò il suo consiglio la ringrazio. Lei non ha bisogno del sole………basta così com’è!!! Si riguardi buona serata.