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Habemus Consilium: insediato civico consesso a Modica (3^ fase)

Tempo di lettura: 2 minuti

Dopo circa un mese e mezzo dalle elezioni  comunali, oggi, finalmente, insediato il nuovo Civico Consesso cittadino. Alcuni nostri lettori mi hanno chiesto, incontrandomi per strada, perché tanto ritardo. Evitando i latinismi,  devo dire che ci sono stati motivi ufficiali e motivi ufficiosi. Quelli ufficiali, è palese, riguardano il nuovo conteggio delle schede (post chiusura), la proclamazione dei nuovi eletti (secondo prassi) ed infine, le dimissioni dei consiglieri che hanno accettato la carica di assessore con la conseguente entrata in Consiglio degli eletti successori aventi diritto. I motivi ufficiosi chiaramente non li conosceremo mai, ma è chiaro ipotizzare che si sia “civilmente dibattuto” su una serie di cariche (capigruppo e commissioni varie) di cui avremo il piacere di parlare nei prossimi giorni. Fatta questa doverosa premessa, potremmo dire che oggi è andato tutto secondo previsioni. “Nulla da segnalare”, si direbbe, quando da militare, relazionava il capo ronda all’ufficiale in comando. Tutto realizzato, secondo quanto previsto. Dopo gli adempimenti di rito, si è passati alla votazione del presidente. È  stata scelta Maria Cristina Minardo: 21 voti della maggioranza, 3 schede bianche della risicata ma “stoica” opposizione. Partiamo proprio da questa. Non per niente ho citato lo stoicismo. Zenone, il fondatore, fra le tante massime che ha lasciato ai posteri diceva: “il sapiente non proferirà una parola, senza averla intinta nel senno”. La scelta di votare scheda bianca non era scontata, ma è stata assolutamente “intinta nel senno”. La Castello ed il suo gruppo, avrebbero potuto votare un nominativo fra i tre presenti nei ranghi dell’opposizione. Come dire  “Non riconosciamo per niente il valore di questa presidenza e, infatti, avremmo preferito altro nome”. Votando scheda bianca e restando in Aula, invece a giudizio di chi scrive, l’opposizione ha volutamente sottolineato: “pur non appoggiando questa scelta, riconosciamo e rispettiamo la volontà democratica della maggioranza sulla scelta del Presidente, ma saremo pronti a fare la nostra parte, quale minoranza d’opposizione”. Mi sembra una scelta logica con un messaggio ben chiaro: “ci saremo, sempre, in ogni caso”. Peppe Drago, di cui ho sempre grande memoria,  diceva sempre:” si può fare politica, molte volte attivamente devastante, anche dai banchi dell’opposizione, l’importante è esserci…sempre”. Conosceremo il valore di questa opposizione nel tempo, non ha importanza l’esiguità del numero, ma il contenuto di ciò che resterà agli atti. Così come conosceremo il valore della maggioranza, dall’operato dei gruppi consiliari e ,soprattutto, dei singoli consiglieri, dagli atti che resteranno negli “Annales” di Palazzo S. Domenico. Alcuni consiglieri sono “veterani”,  molti novizi assoluti. Fra i veterani ci sono,  quelli da sempre “più attivi” e quelli più portati a stare in gruppo e far esporre gli altri. Fra i novizi (e non sbaglio quasi mai) ci sono quelli che dimostreranno il loro reale valore e la volontà di servizio per la Città, come ci saranno quelli che, poco portati per questa avventura, dimostreranno col tempo, che avrebbero fatto meglio a concentrarsi solo sul proprio lavoro di tutti i giorni e lasciare questo fardello ad altri candidati certamente più volenterosi. Lo vedremo strada facendo e, soprattutto, lo racconteremo “senza peli sulla lingua” ai nostri lettori.  Scontata l’elezione di Maria Cristina Minardo, con Giovanni Alecci vice presidente. Un discorso sintetico e, devo dire, anche sentito. La Minardo si è subito posta  con abbastanza disinvoltura. Sul discorso d’insediamento, ha dimostrato grande sensibilità (si vede subito la profonda esperienza professionale che la vede impegnata nell’importante istituzione della Sacra Rota) quando ha desiderato ricordare il caro e compianto Paolo Garofalo, consigliere e professionista amato da tutta la Città a cui è, da tempo intitolata, la Sala Consiliare. Molto sincera ci è apparsa, anche nei ringraziamenti alla propria famiglia e all’idea di essere il Presidente di tutti, maggioranza ed opposizione. “Sarò il Presidente anche di chi ha votato scheda bianca” – testuali parole. Dulcis in fundo, il sindaco Maria Monisteri. Ci è sembrata abbastanza soddisfatta. “Lavoreremo bene – aggiungendo – non sono premesse, ma assolute certezze”. “Un Consiglio deve essere espressione di tutta la Città- ha ribadito- I Consiglieri devono sapere facilitare la vita dei cittadini ed indicare a noi le strade per meglio farlo”. Abbiamo chiesto quindi alla Monisteri quale criterio è stato utilizzato nella scelta degli assessori e anche dei presidenti delle commissioni consiliari (che conosceremo nei prossimi giorni), in considerazione che un partito come la DC (che ha ottenuto 6000 voti!) ha avuto meno cariche istituzionali rispetto a liste civiche che anno ottenuto poco più della metà di quei voti. “Una scelta in cui non ho voluto tener conto di alcun conteggio di voti e di nessun manuale politico, ma dettata solo dalle reali competenze e dall’assoluta fiducia che ho inteso assegnare a tante persone (consiglieri) che hanno voluto lavorare al mio fianco. Sono sicura che questi colleghi sapranno ripagare questa mia fiducia, sulla cui scelta mi assumo pienamente ogni personale responsabilità, lavorando per l’Ente e soprattutto per i tanti cittadini che aspettano risposte concrete ed adeguate nei prossimi giorni”. A questo punto ci sembra terminata la narrazione sintetica di questo atto terzo. Con le cariche istituzionali che verranno assegnate nei prossimi giorni, questa fase preliminare è definitivamente conclusa. Adesso attendiamo solo l’esito di un buon andazzo politico e del buon governo della città. Noi saremo sempre con gli occhi e le orecchie aperte, pronti ad informarvi su quanto avverrà. 

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4 commenti su “Habemus Consilium: insediato civico consesso a Modica (3^ fase)”

  1. Vedremo la vostra professionalità e competenza relativamente al debito accumulato e al trattamento riservato alle classi modicane più deboli , che non devono pagare per le scelte di ditte esose e dei lavori da voti di scambio.

  2. Modicano doc, quanti paroloni, classi modicane più deboli, che non devono pagare per le scelte di ditte esose e dei lavori da voti di scambio…
    devono pagare tutti quelli che non hanno pagato fini ad oggi e di fatto hanno voluto democraticamente questa amministrazione e questi consiglieri.
    Chi non dovrebbe pagare? Spieghi meglio Modicano doc.

  3. Lei , vorrei essere sicuro di sbagliarmi , mi appare parsimonioso ma con la pancia piena , stia tranquillo che le fasce più deboli non pagheranno affatto , l’amministrazione eletta ha l’altruismo , la sensibilità umana e la compassione necessari per comprendere e venire incontro a chi arranca per arrivare alla fine del mese e a volte quasi non arriva affatto e deve stringere la cinghia per poter continuare a vivere , anche per quanto passato globalmente negli ultimi tre anni . Al mondo per fortuna non ci sono soltanto cinici e egoisti.

  4. Vero Modicano doc, io sarei d’accordo con lei mi creda, ma conosco il linguaggio dei furbi e, Modica è strapiena di furbi.
    Chi non vorrebbe aiutare coloro che non possono farcela, chi ?
    Qua’ il fatto è che i conti non tornano e lo sappiamo tutti e bene, capisco che lei se ne risenta, sicuramente avrà motivi personali, ma i suoi motivi sono quelli della maggioranza dei cittadini e “l’amministrazione eletta ha l’altruismo , la sensibilità umana e la compassione necessari per comprendere e venire incontro a chi arranca per arrivare alla fine del mese”, benissimo, anche io allora ne farò richiesta e poi vedremo.

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