Cerca
Close this search box.

Assoluzioni Exit Poll. Commento Italia Viva Vittoria e ibleo

Tempo di lettura: 2 minuti

Finisce un processo di 7 lunghi anni, che ha colpito due tra gli esponenti principali del centrosinistra cittadino, l’ex sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, e l’ex capogruppo del Pd al Consiglio provinciale, Fabio Nicosia, ex presidente del distretto turistico, e al momento dei fatti consigliere comunale a Vittoria. La consigliera comunale di Italia Viva, Sara Siggia, precisa: “L’assoluzione con formula piena di oggi ridà dignità a tutta la città che in questi 7 anni di processo non è stata assolutamente difesa dall’amministrazione comunale e da un sindaco, quello attuale, che ha goduto e lucrato degli effetti, con la sua elezione che altrimenti non sarebbe mai avvenuta. Nella vicenda è chiaro che, per quanto riguarda la genesi di questa indagine del processo, ci sia stata un’aria torbida generata forse da esponenti politici che hanno praticamente confuso la Procura, creando un’atmosfera specifica a Vittoria, facendola apparire come una città di mafia, mafia legata alla politica e all’amministrazione. Oggi tutto questo è stato chiarito. Qualcuno dovrà sicuramente chiedere scusa, non solo ai due principali accusati, ma all’intera città di Vittoria”.
Anche Valentina Tagliarini prende posizione a nome dell’intero gruppo di Italia Viva Vittoria. “Esprimiamo – dice la coordinatrice cittadina – piena soddisfazione in merito alla sentenza finale del processo exit poll, vicenda iniziata nel 2017, e che ha finalmente messo la parola fine a un brutto capitolo della storia personale e politica di alcuni ex amministratori della nostra città. La sentenza assolve tutti indistintamente perché il fatto non sussiste e adesso sarebbe necessario che qualcuno si scusasse per tutto quello che ha provocato, per aver sbattuto, sulle prime pagine della cronaca nera della nostra città e della provincia intera, bravi e appassionati amministratori che, negli anni, sono stati diffamati a vario titolo e additati come mafiosi e vicini ad ambienti malavitosi. Da adesso in poi finalmente la città può tornare a sperare in un cammino diverso, migliore, con la consapevolezza che tutto quello che è successo rimarrà solo un brutto ricordo ma che può servire anche da monito per il futuro: se si agisce nella massima trasparenza si può esser certi che prima o dopo la giustizia farà il suo corso e adesso siamo pronti, anche noi, a fare la nostra parte per far rinascere la città, ostaggio di un’amministrazione incapace e approssimativa”.
Il coordinatore cittadino Iv, Marco Dezio, prosegue sostenendo che “essendo stato amministratore insieme a Giuseppe Nicosia ed essendo stato sempre vicino all’idea politica di Fabio Nicosia non avevo alcun dubbio sulla loro assoluzione. Persone perbene che hanno dato lustro alla città di Vittoria, l’hanno portata sui gradini più alti della provincia di Ragusa e, forse, a qualcuno ha dato fastidio. Oggi è un giorno importante”.
La coordinatrice provinciale del partito renziano, Marianna Buscema, chiosa: “Non avevamo dubbi sull’integrità politica e morale dei fratelli Nicosia che hanno portato lustro alla vita politica della città ipparina. Il nostro augurio è che questo tempo, che purtroppo nessuno può ritornare indietro, possa però essere già stato messo a frutto, investito, come impegno futuro per ridare voce e presenza a persone che hanno portato solo benessere alla città e che sono riusciti a fare politica in maniera seria e finalizzata alla crescita del territorio”. E il coordinatore provinciale del partito renziano, Salvo Liuzzo, conclude: “L’assoluzione dei fratelli Nicosia non può essere derubricata ad un caso di malagiustizia. Un accanimento giudiziario non casuale e preoccupante, soprattutto per chi fa politica ed ha ruoli istituzionali. La formula “il fatto non sussiste”, la richiesta di assoluzione voluta dal pm, quindi dell’accusa, sembrerebbero dimostrare che ci sia stata una premeditazione nel distruggere una classe dirigente. Per non parlare dei tempi: ci sono voluti sei lunghi anni durante i quali intere famiglie hanno subito l’onta del giudizio sommario. Un danno enorme, ahimè, non più recuperabile, almeno sul piano umano. Tutto ciò dimostra quanto sia urgente una riforma della giustizia e una definizione netta dei poteri dello Stato. Quando uno di questi prevarica l’altro, allora vuol dire che la nostra non è una democrazia compiuta. Nel fare i migliori auguri ai Nicosia e alla Fiorellini, auspico e spero che si possa finalmente fare chiarezza sulle ragioni di questo accanimento e sulle vere motivazioni dello scioglimento del Comune di Vittoria, che, a questo punto, si potrebbe definire come un vero e proprio golpe ordito al fine di annientare una classe dirigente”.

511542
© Riproduzione riservata

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Articoli correlati

RTM per il cittadino

Hai qualcosa da segnalare? Invia una segnalazione in maniera completamente anonima alla redazione di RTM

SEGUICI
IL METEO
UTENTI IN LINEA
Scroll to Top