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Pozzallo piange la morte dell’imprenditore Enrico Borrometi

Tempo di lettura: 2 minuti

Pozzallo piange la morte dell’imprenditore Enrico Borrometi, 46enne  titolare di alcune attività nella cittadina. Una morte che ha toccato tutti i suoi concittadini, addolorati ed anche esterrefatti. Borrometi era considerato “re del turismo della Sicilia Sud Orientale. Originario di Pozzallo, aveva sviluppato nel corso degli anni molti progetti nell’intera provincia di Ragusa e non solo. Locali come l’Havana e il Don Enrique Caffè, a Malta, la locanda del Marchese e molti altri.
Lo scrittore siciliano Gianni Scala così lo  ricorda:

“Bongiu, ti ho visto nascere, figlio di Giovanna a Calandra e Franciscu Borrometi. Nipote di don Ricu Calandra e ro Zu Giuoggi.
Ti ho visto muovere i primi passi.
Dolce, timido, affettuoso e soprattutto curioso di ciò che ti circondava.
Poi sei cresciuto, sei diventato un uomo.
Hai scritto un pezzo di Storia dell’economia, del turismo, dell’imprenditoria della nostra Pozzallo.
In tanti ti hanno criticato per le tue scelte azzardate.
In tanti ti hanno apprezzato per ciò che hai fatto.
Un fiume in piena, sempre co culu a motu.
Mai fermo con la mente, con le tue idee rivoluzionarie nel settore della ristorazione, dei bar, dei lidi.
Tu lo sai quando ti sei ammalato, sicuramente non nove mesi fa, ma nei primi giorni del mese di agosto di qualche anno fa.
Sei caduto, pigghiasti nu sbattuni forti in quei giorni di caldo afoso.
Ti sei rialzato, hai fatto uscire il meglio di te stesso, tutte le tue energie, le tue forze, le tue idee, le tue fantasie.
Ce l’hai fatta.
Solo tu potevi riuscirci e, caru bongiu, ci sei riuscito.
Hai messo in piedi tre, quattro attività con successo.
Con il Lido, l’Havana hai fatto danzare migliaia di giovani pozzallesi e dei paesi limitrofi.
Con A calata o ponti, sotto lo sguardo della sentinella di Pozzallo, hai fatto gustare a centinaia di famiglie, di turisti il sapore del mare.
Con il bar “Alfanu” hai fatto gustare i migliori caffè e delizie a tantissimi pozzallesi e turisti.
Non ti fermavi mai.
Mai un giorno di chiusura, mai una pausa, mai un riposo.
Hai messo su famiglia, e che splendida famiglia tu e le tue quattro donne.
Hai rivoluzionato, con le tue imprese, le tue iniziativa, il centro storico di Pozzallo.
Tante nuove generazioni sono cresciute da te, hanno lavorato da te.
Hai sempre lottato contro la burocrazia, le carte, i faldoni, le denunce, le critiche, i pettegolezzi e soprattutto le invidie, ma tutto ti scivolava come la pioggia sui capelli, almeno apparentemente.
Io che ti conosco bene penso, anzi ne sono certo, dentro di te (che sei sensibilissimo) ci hai sofferto e tanto.
Dentro il tuo “Io” c’era un mare in movimento con le onde che arrivavano e ripartivano e tu, prima che ripartivano, le cavalcavi spinto da quel vento di scirocco come il mare davanti a calata o ponti.
Queste sofferenze, però, hanno fatto emergere il meglio che hai dentro.
Ti criticavano che a causa dei tuoi locali i diversamente abili non avevano accesso alla spiaggia, e tu che hai fatto?
Sei stato il primo a Pozzallo a creare spazi, luoghi, gazebo con passerelle e sedie per consentire ai diversamente abili di usufruire della spiaggia e del mare.
Nonostante i tuoi “pensieri” interiori, ridevi, sorridevi sempre.
Un sorriso inconfondibile, il tuo.
Nonostante tutto, appena cadevi eri già immediatamente in piedi.
Seguivi con attenzione, con passione, prima con il cuore e poi con la mente tutte le tue attività.
Davi il meglio ai clienti, il meglio delle tue pietanza, ma soprattutto davi il meglio di te stesso.
Stamani ho letto centinaia di post e di commenti su di te.
Sono tutti tristi, addolorati, dispiaciuti, credono tutti che hai lasciato un vuoto.
Ci sarà un vuoto, sicuramente, perché non ti vedremo fisicamente.
In tanti parlano della tua eredità.
A mio avviso tu hai lasciato una grande eredità: il tuo SORRISO, la tua DOLCEZZA, la tua VOGLIA di VIVERLA la VITA.
E ora che sei già in viaggio per il Paradiso, caru bongiu, rilassati, goditi la serenità.
Ma, conoscendoti, non ci credo.
Ta raccumannu, nunnne’ ca ora ci metti sutta e supra, con le tue idee, la tua fantasia, la tua voglia di fare, u Paradisu?
Ma conoscendoti so che farai incavolare San Pietro perché riuscirai a far danzare tutte le anime buone, tutti i Santi e tutti gli Angeli.
Enri’, nun ti preoccupari pi ca sutta, tu lo sai che hai lasciato in eredità ad Annalisa, Alessandra, Cinzia, Giorgio, Raffieli e alle tue figlie il tuo insegnamento, il tuo sorriso, il tuo modo di essere e di fare, stai sereno Enri’ loro hanno imparato tanto da te.
Enri’, ti vuogghiu beni assai. gs”.
Enrico Borrometi lascia la moglie e due figlie.
511072
© Riproduzione riservata

1 commento su “Pozzallo piange la morte dell’imprenditore Enrico Borrometi”

  1. ©gianniarrabito©

    Con la mia attività di ” commesso viaggiatore” ho conosciuto Enrico , sin dall’inizio ebbi la conferma di trovarmi davanti un imprenditore giovanissimo visionario ed entusiasta legato al Suo territorio . Enrico con spregiudicata intraprendenza diede un importante contributo alla crescita della sua città , ponendola in competizione con l’allora Marina di Ragusa unico tempio del turismo estivo giovanile ..e ci riuscirono ad attrarre giovani verso la parte sud della nostra provincia …facendo diventare Pozzallo l’alternativa per i giovani ! La cosa più triste e’ di un giovane che avrebbe dato ancora molto al suo territorio ma soprattutto ai suoi figli e familiari ….R I P ©gianniarrabito©

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