All’indomani del voto nei Comuni il senatore Salvo Sallemi di Fratelli d’Italia traccia una disamina a livello nazionale e locale. L’esponente di FdI sottolinea le vittorie, a livello nazionale, in Comuni tradizionalmente amministrati dal centrosinistra e, a livello locale, le affermazioni plebiscitarie di Enrico Trantino a Catania e di Maria Rita Schembari a Comiso.
“Il dato è chiaro: c’è una affermazione netta del centrodestra – dice Sallemi – Quando la coalizione è unita gli elettori scelgono, senza se e senza ma, di dare fiducia alla stessa coalizione che governa la Nazione premiando l’impegno del presidente Meloni e di tutta la squadra. Ben 10 Comuni andati al centrodestra contro i 4 conquistati dal centrosinistra, nessun “effetto Schlein”, e sono state ottenute storiche vittorie anche nelle roccaforti amministrate dalla sinistra. Particolarmente significative le vittorie a Massa, Pisa, Siena, Brindisi e Ancona”.
“In Sicilia schiacciante l’affermazione del centrodestra e di Enrico Trantino a Catania, con circa il 66% delle preferenze”, aggiunge il senatore.
Per quanto concerne la situazione iblea Sallemi dice: “Analizzando il voto nei Comuni della mia provincia a Ragusa il centrodestra, partito in ritardo nel Comune capoluogo, ha costruito in poche settimane una candidatura credibile che non ha avuto il tempo di radicarsi nell’elettorato. Dopo il rifiuto del sindaco Cassì, al quale auguro buon lavoro, di proseguire con il percorso che era stato tracciato in occasione della sua prima elezione, ripartiamo dal 9% di Giovanni Cultrera e dal voto di lista di FdI che, rispetto al 2018, è cresciuto di 3 punti percentuali. Da qui si deve ricostruire”.
“A Comiso straordinaria affermazione di Maria Rita Schembari che ottiene circa il 74%, con FdI prima lista con il 27,80%. Un consenso netto per una partita senza storia: i comisani hanno scelto la buona amministrazione e la continuità del centrodestra. Ad Acate Gianfranco Fidone, sostenuto da FdI, ha vinto con il 40,20% facendo passare un messaggio di rinnovamento e di nuova visione amministrativa: un giovane sindaco che sarà un valore aggiunto nell’intera provincia. A Modica il progetto identitario di Nino Gerratana arriva al 7% circa e anche in questo caso, così come a Ragusa, ha prevalso il civismo e si lavorerà su una nuova base per crescere e radicarsi”.
Poi il senatore conclude: “Partita aperta a Siracusa: il più grande in bocca al lupo a Ferdinando Messina che con il 31% è in vantaggio sul sindaco uscente e che andrà al ballottaggio per confermare l’ottimo risultato ottenuto. Il centrodestra continua a crescere, ad essere credibile, a stare tra la gente e a lavorare a testa bassa. Auguri a tutti i sindaci eletti, io sarò sempre a loro disposizione per far crescere le nostre comunità”.