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Da Comiso si volerà con Aeroitalia

Tempo di lettura: 2 minuti

Dal prossimo 15 maggio Aeroitalia subentrerà a Ryanair per i collegamenti aerei da e per l’aeroporto di Comiso». Lo annuncia il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, a seguito di un colloquio telefonico con Gaetano Intrieri, ceo di Aeroitalia. La decisione dopo l’annuncio della compagnia irlandese di voler sospendere i voli da e per lo scalo di Comiso.

Il presidente e l’amministratore delegato della Sac, Giovanna Candura e Nico Torrisi, esprimono un sentito ringraziamento al presidente della Regione, Renato Schifani, per il sostegno continuo e determinante che ha mostrato nei confronti della rete aeroportuale Catania-Comiso. In particolare, per aver contribuito alla buona riuscita dell’operazione portata avanti con la compagnia Aeroitalia per garantire i collegamenti dello scalo ragusano con Roma, Bergamo e Forlì, dopo la cancellazione dei voli operati da Ryanair.

Da tempo SAC, insieme alla stessa Aeroitalia e ad altri vettori sta lavorando per garantire una maggiore e migliore offerta da e per l’aeroporto di Comiso, e la pronta attivazione del Governo regionale a sostegno anche di queste iniziative dimostra ancora una volta la vicinanza del presidente Schifani al comparto aeroportuale della Sicilia orientale. Gli importanti collegamenti che, da lunedì, saranno riattivati da Comiso garantiranno la mobilità di un’ampia fetta di siciliani e, in particolare, i flussi turistici che attendiamo numerosi nei prossimi mesi. Ringraziamo inoltre la compagnia Aeroitalia e il suo amministratore delegato, Gaetano Intrieri, per la pronta risposta e disponibilità

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9 commenti su “Da Comiso si volerà con Aeroitalia”

  1. @Tonino Spinello
    ha perfettamente ragione!
    Il servizio sembra che tutto sia stato fatto in nome della beneamata generosità senza nessun scopo di lucro.
    Vorremmo invece la verità con i costi prospettati che la Regione Sicilia eroga alla Società “Aeroitalia” che tutti i concittadini siciliani avranno a carico le future spese di gestione.

  2. Ma poi la gente di tutta la provincia va “volontariamente” a Catania… questo lo dobbiamo dire anche. Se tutti i Ragusani, Modicani, Sciclitani, Vittoriesi ecc. , partissero da Comiso, le compagnie avrebbero meno necessità di chiudere le tratte.
    Se in un bar non ci va nessuno e tutti preferiscono scendere al corso Umberoper prendere il caffè, è troppo difficile comprendere che quel simpatico bar di via Roma a Modica alta (per esempio) potrebbe avere la necessità di chiudere? O forse è un ragionamento troppo difficile da fare.
    Se per fare un altro esempio, tutti vanno nelle pasticcerie di Modica bassa o di Modica Alta e non vanno nelle pasticcerie della Sorda, comprendete bene che in qualche modo, si potrebbe avere la tentazione di chiudere alla sorda? O forse mi sbaglio?
    Vi aspetto Paladini della Giustizia!

  3. La compagnia uscente non solo non e’ italiana..ma da tempo che ripete disservizi era ora che si ritorni selle nostre. Renzi aveva portato ed adesso banno via. Speriamo sui voli canadet cosi risparmiate

  4. Non si evince se ai cittadini costerà sempre la stessa cifra. Quante compagnie possono operare in un aeroporto come quello di Comiso? Perchè non ampliare la scelta e contattare altre compagnie economiche e sicure, che so ? Cinesi, saudite o russe?

  5. Tutto questo succede perché hanno dato l’aeroporto di Comiso alla Sac che ha intenzione di chiuderlo a favore di quello di Catania. Fino a quando Comiso sarà nelle mani della Sac, sarà sempre un’agonia.

  6. Francesco Galazzo

    Si parla di ripristinare gli stessi voli, ma non vedo la tratta di Pisa. Posso testimoniare, visto che in famiglia usiamo spesso questa tratta, che i voli su Pisa sono stati sempre ultrapieni. Adesso per volare su Pisa bisogna andare a Catania, percorrendo a/r circa 250 km contro i circa 90 a/r di Comiso. A questo punto, se non vengono assicurati gli stessi voli di prima, mi sembra improprio parla di ripristino. Speriamo che qualcuno si svegli dal lungo letargo e si dia da fare. Manifestazioni, dichiarazioni, prese di posizione e critiche tra gli opposti schieramenti politici regionali, non servono a nulla. Una volta per tutte , la politica dovrebbe essere collaborazione, nel rispetto dei ruoli, e portare soluzioni pratiche e certe, a beneficio dei cittadini, i quali stanno finendo la pazienza. Le astensioni al voto ne sono la prova. Allora caro politici, pedalate e portate risultati concreti e non solo parole.

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