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Nigeria. 79 morti di colera. Le autorità: non defecate all’aperto

Tempo di lettura: 2 minuti

di Giannino Ruzza

Il Centro nigeriano per il controllo e la prevenzione delle malattie infettive conferma che finora il numero di morti a causa dell’epidemia di colera è salito a 79 nel 2023. Secondo l’entità statale, la cifra è stata ricavata su un campione di 1.336 sospettati di aver contratto la malattia. Gli stati più colpiti: Abia, Bauchi, Bayelsa, Cross River, Ebonyi, Kano, Katsina, Niger, Ondo, Osun, Sokoto e Zamfara, ovvero, 12 dei 36 che compongono la nazione africana. Il Centro ha osservato che tra i sospettati, il 53 per cento appartiene al sesso maschile e il 47 per cento a quello femminile. Inoltre, l’ente specifica che per contenere l’attuale epidemia di colera, è stato attivato il Gruppo tecnico nazionale multisettoriale, che ha il compito di supervisionare e coordinare le azioni degli Stati in risposta alla malattia. Il centro epidemiologico ha affermato che “il rischio di trasmissione del colera è maggiore nelle aree prive di adeguate strutture sanitarie e di un regolare approvvigionamento di acqua pulita”. Per questo ha esortato a non defecare in luoghi aperti, consumare solo acqua da fonti sicure, far bollire l’acqua e garantire un adeguato smaltimento dei rifiuti.

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1 commento su “Nigeria. 79 morti di colera. Le autorità: non defecate all’aperto”

  1. E’ paradossale che un Paese come la Nigeria, conteso per le risorse energetiche e quindi motivo di ingenti investimenti finanziari, poi si scopre che sono in balia di malattie per noi scomparse da tempo.
    Ecco perchè dico da sempre che all’occidente non interessa la salute dei cittadini o fare stare bene gli abitanti di un paese, agli occidentali interessano solo gli affari, la popolazione che li ospita possono pure crepare, questo è solo un loro problema.

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