Il 14 aprile del 1957 moriva il pilota sardo Gigi Olivari. Perse il controllo della sua Maserati andando a schiantarsi contro un muro nella periferia di Modica mettendo fine ad una carriera brillante che avrebbe ancora potuto regalargli tante soddisfazioni. Il territorio modicano ha “adottato” negli anni la figura di questo pilota d’altri tempi commemorando ogni anno il giorno della sua scomparsa. Anche quest’anno il rito si è ripetuto grazie all’iniziativa dell’Associazione ProModica che tramite il suo presidente Fabio Lorefice ed i soci che ne fanno parte lavora incessantemente per preservare le tradizioni e la memoria storica di un intero territorio. All’evento ha partecipato anche il Club 500 Vittorio Brambilla con due macchine presenti. Poco prima di mezzogiorno è stata posta una corona di fiori sul monumento a lui dedicato, quindi il collegamento con il figlio Mario che ha ringraziato i modicani per l’attenzione che non fanno mai mancare alle memoria del compianto papà. L’Associazione ProModica, promotrice dell’evento, si distingue nel campo della cultura e della conservazione delle tradizioni come dimostrano gli studi effettuati, ad esempio, su Villa Cascino, la stazione ferroviaria o il Museo della Medicina.
- 21 Novembre 2024 -
7 commenti su “L’associazione ProModica ricorda Gigi Olivari a 66 anni dalla sua scomparsa”
Il pilota non conosceva il percorso, ed egli fu ingannato dal effetto saliscendi della Ss 115, e dalla velocità sostenuta..
Provate a “scollinare” dal dosso Michelica ad alta velocità ( ~ 200 km/h ) vi troverete improvvisamente il muro in curva davanti.. ( sono attimi )..
Poco istanti prima, in lontananza il rettifilo di Bulgifezza, vi avrà fatto credere che la strada continua dritta, con una cunetta come quella appena lasciata alle spalle..
Certo noi sappiamo che c’è la curva, ma chi non conosce la strada rimane ingannato, e va dritto contro il muro…
Accade ancora adesso, anche di giorno, la notte è pure peggio…
Ecco perché in tanti arrivano in curva “sparati”…spiaccicandovisi contro..
Alcuni anni fa, il muro era a sacco ( oltre che a secco ) pertanto assorbiva l’urto, e si andava nel campo sottostante.. non sempre indenni…
Poi, stanchi di ricostruire il muro, quelli dell’anas , hanno eretto un muro in calcestruzzo…ed in tanti ci hanno rimesso le penne…
Fino a quando, non hanno fatto ricorso al guard rail…ed in tanti andavano a rimbalzare sul muro opposto…con i danni soliti..
Vi lascio immaginare le bestemmie del proprietario..
Considerate che trovarsi a 50/100 mt dal muro, a velocità di 100 km/h od oltre, senza abs ed airbag…vuol dire di prepararsi ad un cambio di “stato” accelerato..
Propongo di fare una prova, ripetuta anche di notte :
— Un pilota scelto della Stradale ( od un pilota civile ), che non conosce il tratto in esame…obblighiamolo ad una velocità sostenuta…e vedrete che verrà ingannato dal rettifilo Bulgifezza…così come accade al campione…
Oltremodo non comprendo cosa deve ancora accadere in quella curva…prima di installare un doppio lampeggiante arancione, in funzione h 24…
Quindi si avrebbero dovuto fare molte altre commerazioni , prima di istallare dissuasori o segnali appropriati e rendere il muro assorbi urto? O si dovranno fare….
Commemorare..significa ricordare e provvedere ad accrescere la sicurezza.
Lo stato del Monumento e’ senza amore ed senza cuore..abbandonato a se’. La strada e’ un bestemmia a Gigi Olivari. Sono consapevole di cio’ che dico..perche’ al buoio , con rispetto, I commemori non l avranno mai fatta.
Rispecchia Modica, L interesse dell ufficio tecnico ed i gemellaggi..Tutti patetici e ridicoli. Di codice stradale..ss115…a Licata e’ autostrada..questa e’ trizzera.
Poteva almeno essere asfaltata , insieme a altre trizzere e nel male estremo dei numerosi incidenti , si potrebbero piazzare dei vecchi copertoni come nelle gare automobilistiche e come estremo rimedio e per non urtare il senso estetico del terzo millennio pitturarli di grigio.