Prima messa a Modica per il nuovo vescovo della Diocesi di Noto, Mons. Salvatore Rumeo. L’ha celebrata nella chiesa di Santa Maria di Betlem in occasione della Pasqua, partecipando anche alla processione serale della “Madonna Vasa Vasa”. “E’ un vescovo che si fa subito voler bene”, ha esclamato alla fine il parroco, Don Antonio Forgione. Un applauso ha accolto questa esclamazione che Mons. Rumeo ha tenuto “bada”, prima che una sua concittadina, presente in chiesa, confermasse il suo spirito cristiano e aggiungendo “colpito dallo spirito divino”. Ed il vescovo ha simpaticamente replicato: “E allora Santo subito”. In apertura di celebrazione c’è stato il discorso di benvenuto da parte del parroco ed anche qui l’alto prelato non ha mancato di dimostrare la sua simpatia. “Ti ringrazio Padre Antonio – ha replicato -. Vieni qui, dammi un bacio”. Nella sua omelia Mons. Rumeo ha lamentato lo scarso numero di sacerdoti e la necessità che la Diocesi possa registrare nuove “chiamate”. Proprio su questo fronte, durante il gesto della pace, è sceso dal pulpitoo per salutare le autorità e, avvicinatosi al figlio dell’on. Ignazio Abbate, gli ha chiesto: “Tu cosa vuoi fare da grande? E il giovane: “Studio ingegneria!” “Bene – ha replicato il vescovo – abbiamo bisogno di preti-ingegneri”. In conclusione la Comunità ha donato un anello e una croce pettorale, oltre ad un libro in vernacolo della poetessa Silvana Blandino.
- 18 Gennaio 2025 -
5 commenti su “1^ messa a Modica di Mons. Rumeo: “Un vescovo che si vuole bene””
In pratica è fortunatamente tutto il contrario del suo predecessore!!!
Tutto scorre , panta rei. Tutto va dove deve andare .II mondo e il suo rapporto con la chiesa appare come nelle relazioni sociali : ciascuno si prende lo spazio concesso . Non come dallo psicologo dove ognuno deve rispettare il suo turno secondo ordine d’arrivo , qualcuno cede il posto.
Mi dispiace e spero di sbagliarmi, voglio e spero di essere contradetto dai fatti e dalla storia futura, ma con tutta la buona volontà e la passione evangelica possibile, la chiesa docente, senza accorgersi , potrebbe impigliarsi alla fiumara strisciante e subdola ,materialista e immanentista del mondo , che cercherà di piegarla alle sue mete e di funzionalizzarla e integrarla al consumismo edonistico , beota e comodo.
Dino mi deve scusare, ma lei sembra non aver gratificato i suoi sogni e le sue frustrazioni lo spingono a vedere il nero dove il nero non c’è!
Anch’io come cresimato mi sento importante, tuttavia , non solo perché gli ultimi saranno i primi e innalzare e attribuire importanza a qualcuno aiuta a “eternizzare ‘ la vita nel tempo , ma mi sembra troppo presto per farsi un idea , ben venga l ‘ironia scherzosa , che tuttavia giustamente non può elevare.