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Haiti, abbandonata da Dio e dagli uomini…di Giannino Ruzza

Tempo di lettura: 2 minuti

Haiti un paese nel caos e insicurezza totale. Fonti della polizia, relegata ormai al ruolo di portavoce, riferiscono che un impiegato della televisione nazionale di Haiti, suo fratello e altre due persone, tra cui un agente della sicurezza dell’ex presidente Jocelerme Privert, sono stati uccisi a sangue freddo a colpi d’arma da fuoco a Fort Jacques, a sud-est della capitale haitiana, dai membri della banda “Kraze baryè” capeggiata da Vitelhomme Innocent, che contrariamente al cognome, rimane uno dei peggiori delinquenti seriali esistenti sulla faccia della Terra. Testimoni oculari hanno dichiarato che i criminali hanno aperto il fuoco contro gli abitanti della cittadina senza apparente motivo, ferendo diverse persone, nell’ennesima azione inquadrata nel contesto della violenza generalizzata nel Paese caraibico. Sparatoria che è costata la vita a quattro malcapitati, ai quali se ne sommano  altre cinque nelle sparatorie avvenute in settimana a Dalmas 31 a Morne Hercules e a Carrefour, nei pressi della capitale Port-au-Prince. Oltre agli omicidi, quest’anno sono aumentati anche i rapimenti, più di un centinaio. Tra le vittime più recenti, Marc Marie Yves Mazile responsabile del Protocollo del Palazzo Nazionale, e il direttore della Comunicazione del ministero della Salute, Jeanty Fils Exalus. Reiterati atti violenti, aumentati considerevolmente dopo l’assassinio del presidente Jovenel Moïse avvenuto nel luglio 2021. I numeri in costante crescita commessi dai malavitosi, relegano l’opposizione delle Forze dell’ordine in un angolo – per consistenza inesistente – mentre le gang seminano indisturbate il terrore nelle comunità del paese. Senza trascurare i problemi legati al fiorente traffico di droga, riciclaggio di denaro sporco, all’approvvigionamento alimentare, alla carenza di combustibile, in mano alla mafie locali, ai politici corrotti e collusi,  il colera dilagante, i continui sequestri, gli stupri collettivi e la prostituzione come mezzo per campare. Nel 2022 l’ONU guidata dal Segretario generale Antonio Guterres, che si tiene alla larga dal paese caraibico,  ha denunciato oltre 2.000 omicidi e 1.000 rapimenti, oltre allo sfollamento forzato di circa 155.000 persone. Definire Haiti un paese nel caos più totale, è diventata negli anni una triste realtà, al cospetto di Dio e degli uomini.

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