
Dopo due anni di stop a causa della pandemia a Modica è tornata la festa esterna in onore di San Giovanni Bosco, padre, maestro e amico dei giovani.
La famiglia salesiana della Città, come da tradizione, si è riunita attorno al suo santo fondatore insieme bambini, giovani, adulti e nonni.
Nel pomeriggio, dalla parte Alta della Città è partito il corteo con il simulacro del Santo, portato a spalla dagli animatori dell’Oratorio.
Nel piazzale Falcone-Borsellino ad attendere l’arrivo di Don Bosco anche i bambini e i ragazzi della scuola salesiana di Modica, gestita dalle Figlie di Maria Ausiliatrice.
La passeggiata si è conclusa presso la Chiesa Madre di San Pietro, dove si è svolta la celebrazione eucaristica a livello cittadino.
La messa è stata presieduta da Mons. Antonino Staglianò, Presidente della Pontificia Accademia di Teologia e Amministratore Apostolico di Noto. Nel corso dell’omelia Staglianò ha invitato i presenti a divenire modelli per i giovani, sull’esempio di don Bosco e di Nino Baglieri, per andare alla ricerca delle 99 pecorelle smarrite e non dell’unica rimasta nell’ovile. Mons. Staglianò, in una delle sue ultime omelie modicane, si è intrattenuto attraverso qualche domanda e risposta con i bambini e i ragazzi presenti, meravigliandosi anche per la presenza di giovani, che molto spesso sono lontani dagli ambienti ecclesiali.
Alla celebrazione hanno preso parte anche diversi sacerdoti di alcune parrocchie della città.
Alla fine della S. Messa don Paolo Terrana, salesiano incaricato dell’Opera di Modica, ha ringraziato tutti i presenti e quanti si sono spesi per la buona riuscita della giornata.
Una corona di fiori poi è stata deposta presso il busto di Don Bosco presente in piazza Municipio.