“Con una nota del 22 gennaio dello scorso anno, noi di Italia Viva avevamo illustrato le nostre perplessità riguardo alla volontà dell’Amministrazione Aiello di uscire dal circuito di Italmercati”. E’ quanto afferma il coordinatore provinciale di Italia Viva, Salvo Liuzzo, che aggiunge: “Tra le ragioni che ci inducevano a suggerire al sindaco Aiello la permanenza in Italmercati, la più significativa era certamente la concreta possibilità di ottenere una fetta dei finanziamenti del Pnrr per i mercati italiani. Questo percorso necessario al definitivo rilancio del mercato di Fanello non poteva prescindere dall’appartenenza ad un circuito che avrebbe garantito il necessario know how per la presentazione di progetti con elevate probabilità di finanziamento degli stessi. Prova ne è che, alla luce dei fatti, quasi tutti i mercati facenti parte di Italmercati, hanno ottenuto i finanziamenti a fondo perduto che erano stati previsti dal ministero. Per non parlare dell’ottenimento dei finanziamenti anche da parte di altri mercati cosiddetti “minori”, per volume d’affari e dimensioni (anche anagrafiche) dei Comuni di appartenenza. Hanno ottenuto finanziamenti anche Comuni che, con tutto il rispetto, contano su mercati ortofrutticoli grandi quanto la guardiola all’ingresso del mercato di Vittoria. Questo risultato è frutto di una visione politicamente miope, tutta basata sul concetto tipicamente provinciale del “ma sprugghiu iu”. Non è stato possibile sapere nemmeno quali progetti sono stati presentati. E pare che questi siano stati formalizzati fuori tempo massimo nonostante il bando risalga ai tempi del ministro Patuanelli. Insomma, un errore pesantissimo che condanna il mercato ortofrutticolo di Vittoria a rimanere una grande incompiuta: il mercato alla produzione più grande d’Italia, con potenzialità di crescita enormi, gestito come se fosse una bancarella qualunque. Tutto ciò è inaccettabile e rappresenta un danno enorme non soltanto per i concessionari che operano nella struttura mercatale, ma anche per tutto il mondo della produzione e per l’intera economia del Sud est siciliano”.
Liuzzo prosegue sostenendo che “devo, tuttavia, riconoscere al sindaco Aiello una coerenza nel suo ragionamento: in un video durante il quale contestava la posizione dei concessionari che avevano percepito il pericolo della marginalità del mercato, Aiello aveva affermato che, all’accesso ai fondi del Pnrr, preferiva fare un ragionamento con altri Comuni per fare rete e lavorare per il miglioramento dei collegamenti con l’aeroporto e il porto di Pozzallo. Ma, alla luce dei fatti, erano solo chiacchiere e dichiarazioni d’intenti”. Aggiunge Sara Siggia, consigliera comunale a Vittoria e responsabile regionale Agricoltura di Italia Viva: “Prosegue il percorso di demolizione di quanto di buono era stato fatto in passato. Una svolta “iconoclasta” volta a cancellare quanto, prima di questa triste avventura amministrativa, era stato realizzato. Il mercato ortofrutticolo di Vittoria, la Fiat del Sudest siciliano, soltanto per misere ragioni di opportunismo politico (e occupazionale), è stato condannato all’isolamento. E’ un grande peccato ed è l’ultimo “regalo” che Aiello consegna in eredità alle nuove generazioni. Io non so se le decisioni assunte siano irreversibili. L’unica certezza è che l’attuale posizione assunta dall’Amministrazione comunale è perdente e dannosa per tutto il territorio, per il mercato e l’indotto”.
