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Il Ragusa Calcio sconfitto in casa di rigore dal Licata

Tempo di lettura: 2 minuti

Commentare una partita del genere non è semplice. Ancora una volta, tra le mura amiche, il Ragusa calcio è costretto a cedere l’intera posta in palio. Ma fin qui potrebbe fare parte del gioco. Quello che, per certi versi, risulta incomprensibile, è una sorta di accanimento terapeutico da parte della terna arbitrale che, anche stavolta, ha calcato la mano sui giocatori azzurri, facendo sì che la squadra di casa finisse la partita in otto uomini, quindi tre espulsi (erano stati due nell’ultima gara all’Aldo Campo con il Trapani). Il Licata ha giocato la propria onesta partita e, alla fine, è riuscito a portare a casa i tre punti dopo il rigore siglato al 66’. I padroni di casa erano pure riusciti a pareggiarla la gara ma, nel finale convulso, non solo la marcatura di Ferretti è stata annullata ma addirittura quest’ultimo è stato fatto accomodare fuori per un presunto fallo di reazione ai danni del portiere avversario. “Nessuno mette in dubbio la buona fede della terna arbitrale – sottolinea il responsabile dell’area tecnica del Ragusa, Santo Palma – ma se continuano a ripetersi questi problemi, evidentemente qualcosa che non quadra c’è. Sono fischietti non adatti a questa categoria? Stiamo parlando di un incontro, quello di ieri, in cui fino a un certo punto non si era verificato nulla di anomalo. Poi, perdiamo un giocatore per doppia ammonizione, subiamo un rigore e ci può stare. Sappiamo che fa parte del gioco. Quello che risulta incomprensibile è tutto quello che è successo dopo. Addirittura, due espulsi, circostanza che non solo ha compromesso il finale del match di ieri ma condizionerà, a causa della nostra rosa che non è certo infinita, anche i prossimi incontri. Ora, non vogliamo necessariamente pensare male ma questi trattamenti, tra l’altro subiti in casa, non sappiamo dire a che cosa sottintendano. Noi vogliamo guardare avanti con fiducia al prosieguo del campionato, nonostante questi episodi. Ma non siamo disposti a subire il ruolo di vittima sacrificale solo perché siamo una matricola. Avremo commesso degli errori, senz’altro. Ma non abbiamo certo bisogno di arbitri che si ergono a protagonisti tra l’altro, lo ripeto, nel contesto di una gara che non era stata affatto cattiva. Quindi, speriamo che chi di competenza intervenga per cercare di riequilibrare la situazione. Noi sinceramente, e non l’accampiamo a scusante della sconfitta di ieri, non ci stiamo più”.

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