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Modica. Assemblea parrocchiale nella Chiesa di San Luca

Le cellule di evangelizzazione, il gruppo neocatecumenale, il rinnovamento carismatico e i catechesi a confronto per una chiesa testimone del vangelo
Tempo di lettura: 2 minuti

Si è tenuta a Modica nella Parrocchia di San Luca un’assemblea parrocchiale indetta dai sacerdoti Don Vincenzo Rosana e Don Gianluca Fratantonio. Scopo dell’incontro accrescere il rapporto di condivisone comunitaria tra i vari gruppi che operano nella comunità: le cellule di evangelizzazione,
il gruppo dei neocatecumenali, il rinnovamento carismatico, i catechisti e gruppi che rendono un servizio nell’ambito della liturgia e della carità.
Don Rosana ha tenuto un lectio divina in centrata sul tema della misericordia, con una efficace esegesi sul brano del vangelo di Luca (Lc 15,8-10) in cui tra l’altro si afferma:

“O quale donna, se ha dieci dramme e ne perde una, non accende la lucerna e spazza la casa e cerca attentamente finché non la ritrova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, dicendo: Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la dramma che avevo perduta. Così, vi dico, c’è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte”.

La protagonista di questa parabola è appunto una donna che perde una moneta e non si dà pace, accende la luce, spazza la casa, guarda accuratamente in ogni angolo, è agitata, la cerca con forza, con tutto il suo essere, impiegando tutte le sue energie.
Attraverso la metafora della donna l’intervento di Don Rosana ha posto l’attenzione sul tema della misericordia di Dio che deve caratterizzare la vita del discepolo e della comunità cristiana; come quella donna si è ostinata a cercare fino a trovare la moneta e a gioire, allo stesso modo Dio non smette mai di cercare quanti sono oggi smarriti e lontani da lui; Dio non lascia perdere nessuno, perché su ciascuno ha posato il suo sguardo di amore e di misericordia, perché gli uomini sono preziosi ai suoi occhi, anche se ingrati e peccatori. Anche quando l’uomo tende a perdersi, l’ostinazione di Dio è quella di essere sempre e comunque in cerca dei suoi figli: l’amore di Dio vince proprio cercando con ostinazione chi si si perde. Spesso l’uomo si ostina nel fare il male, ma Dio è sempre pronto ad accoglierlo; egli è tenace nell’amore.
Nell’esperienza della donna deve incarnarsi l’esperienza della Chiesa, delle comunità, che devono con tenacia essere presenza di gioia, di amore e di accoglienza e di servizio nella storia, assumendo lo stile di un Dio appassionato che non si cura delle monete lasciate al sicuro, che non delega la ricerca di quella perduta, ma che si mette in marcia per colmare il vuoto insopportabile delle distanze, che impazzisce di gioia quando riporta l’uomo nella sua casa.
L’assemblea si è poi divisa in tre gruppi, dove si è fatta una condivisione nell’ottica di una assunzione di responsabilità circa l’importanza che la Chiesa, le parrocchie, le singole comunità hanno, di dare una testimonianza del vangelo nella contemporaneità dove si avverte un forte smarrimento della fede.

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