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TAN e TAEG: quali sono le differenze?

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È molto probabile che, chiunque abbia voluto comprare casa, cambiare macchina o dovuto sostenere delle spese molto consistenti, si sia trovato nella situazione di dover affrontare il tema dei prestiti online. Teniamo poi conto che, con l’attuale situazione di rincari, si potrebbe richiederli più spesso quindi è meglio farsi trovare preparati. Per cominciare, che cosa sono TAN e TAEG?

Che cosa si intende per TAN e TAEG?

Quando ci si trova di fronte a questi due acronimi non bisogna “avere paura” perché in verità è più semplice di quello che si pensa. Prima di tutto TAN sta per Tasso Annuo Nominale è consiste nel rapporto tra percentuale e periodo temporale, per anno, quando si tratta di calcolare il tasso dell’interesse di prestito richiesto.

Dal canto suo, il TAEG invece, è il cosiddetto Tasso Annuo Effettivo Globale che consiste nel costo totale del prestito richiesto includendo delle spese necessarie ai fini della pratica. Tra queste troviamo infatti le diverse polizze, il costo di attuazione e/o mantenimento del conto corrente, quelli delle operazioni di pagamento e così via. Tasse ed altre spese, come il notaio, sono a parte. Si tratta dunque di un conto pero e proprio!

Questi due elementi, ovvero TAN e TAEG, sono dunque fondamentali per capire se ad un utente conviene chiedere un prestito presso la banca o affidarsi a prestiti online (ricordiamo che il servizio è gratuito) perché, prima o poi, bisognerà “fare i conti” con i tassi di interesse. Perciò meglio fare molta attenzione e decidere con la dovuta calma.

Quali sono le differenze tra i due?

La differenza principale tra TAN e TAEG è già emersa nelle righe qua sopra dato che, il primo, consiste nel calcolo degli interessi tramite le percentuali annue mentre il secondo, al contrario, comprende le diverse spese accessorie che si devono sostenere quando si chiede un prestito.

Un altro elemento di differenza è “l’immediatezza” fra i due. Il TAN ci permette di avere già un’idea complessiva degli interessi, ma non è detto che le spese accessorie siano da meno, mentre il TAEG va ancora di più nello specifico e si mettono nero su bianco tutte le spese “extra” che si potrebbero sostenere ogni volta che ci si trova in questo tipo di situazioni.

Starà poi all’utente finale capire come meglio muoversi in tale ambito o magari chiedendo un parere ad un consulente “tradizionale” oppure online.

Come si calcolano?

Stando a quanto emerso dalle ultime direttive europee, nello specifico la EU 2008/48/CE, dal primo giugno 2011 vanno aggiunte ulteriori voci di spesa all’interno del TAEG. Se il TAN dipende dunque da chi eroga il prestito e dalle sue politiche interne, esso va comunque tenuto conto nel TAEG che si “arricchirà” di voci come le spese assicurative, l’imposta di bollo ed anche l’eventuale compenso che il cliente dovrà pagare ad un intermediario del credito.

Inoltre va ricordato che, sempre per legge, il TAN ed il TAEG dovranno venire indicati nel documento che sancisce la fase pre – contrattuale tra richiedente ed erogatore ed anche in quello finale che suggella tale tipo di operazione.

 

 

 

 

 

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