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Porto di Pozzallo. Operazione svendita ai catanesi riuscita

Tempo di lettura: 2 minuti

D’ora in poi, in buona sostanza, il porto di Pozzallo sarà “controllato” e gestito dai catanesi. Roba da non credere. Oltre all’aeroporto di Comiso e alla Camera di Commercio di Ragusa, i catanesi sono riusciti a mettere le mani anche sul porto di Pozzallo.

Ma il sindaco Ammatuna dice di non essere del tutto contento di questo “suo grande successo”perché nel Comitato di gestione dell’Autorità portuale non è stata riservata alcuna rappresentanza al Comune di Pozzallo.

La notizia ultima e definitiva è la seguente: il decreto-legge 16 giugno 2022, n. 68, convertito in legge, con modificazioni, il 5 agosto 2022, al punto 9 modifica le parole “Porti di Augusta e Catania, nel modo seguente: “Porti di Augusta, Catania e Pozzallo”.

Fagotto servito, dunque. Il porto di Pozzallo perde la sua autonomia e finisce sotto “tutela disinteressata” dei catanesi. E dire che  a suo tempo, questa la versione di allora – il sindaco Ammatuna cacciò via la Cooper Smith per difendere gli interessi degli imprenditori portuali locali.

Durissima la presa di posizione dell’avvocato Enzo Galazzo, candidato a sindaco nelle ultime elezioni amministrative:

Il 16 giugno scorso – scrive su FB – mentre il sindaco era intento a raccattare voti, il Governo nazionale approvava un decreto legge che – nel silenzio di tutti i deputati della Provincia e del Governo regionale – consegnava il porto di Pozzallo all’Autorità portuale di Augusta. Questo è il risultato del ventennio di Ammatuna. Da deputato e da sindaco.

Pozzallo ringrazia, ma alla fine se l’è cercata. Accontentarsi delle palme, delle rotatorie, dell’asfalto sulle strade e della sostituzione delle lampade in prossimità delle elezioni, della confusione estiva contrabbandata con il turismo d’elite e con le giostre in spiaggia nonché della omissione del ricorso al Tar sul biometano, alla fine presenta il conto. E non è ancora finita.

Ma il sindaco cercherà di rimediare e magari, rivolgendosi nel pomeriggio di oggi agli operatori portuali e alle organizzazioni di categoria, batterà i pugni sul tavolo e tenterà di oscurare il suo fallimento per conseguire un posticino nel Comitato di gestione dell’Autorità portuale di Augusta”.

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