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Astensione nazionale commercialisti. Aderisce anche Anc Ragusa

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Anche Anc Ragusa aderisce, così come proclamato dai vertici nazionali dell’associazione assieme alle altre sigle di categoria, all’astensione collettiva nazionale in programma dal 19 al 23 settembre, in concomitanza con l’iniziativa promossa dall’Associazione nazionale magistrati tributari, rispetto alla quale sono stati trovati alcuni punti di comune interesse. Una lettera è stata già inviata alla commissione di garanzia e agli enti interessati. “La proclamazione dell’astensione – sottolinea il presidente di Anc Ragusa, Rosa Anna Paolino – è dovuta alle richieste più volte reiterate al legislatore, e sino ad ora rimaste disattese, in ordine ai necessari correttivi della riforma della giustizia tributaria, auspicando in questo modo la più celere revisione della norma di riforma, già in sede di sua prima applicazione”. In particolare, la riforma non assicura la garanzia di imparzialità dell’organo giudicante e del soggetto deputato a dirimere preliminarmente le controversie, avendo previsto: l’allocazione organica delle corti di giustizia tributaria all’interno del Mef, le cui articolazioni sono anche parti necessarie del processo tributario, disattendendo così il passaggio alla giurisdizione della presidenza del Consiglio dei ministri, richiesta proprio per garantire indipendenza e terzietà degli uffici; la permanenza dell’assegnazione della mediazione tributaria all’ente impositore, in luogo di un soggetto terzo, con ciò ostando una equilibrata conduzione e positiva conclusione del procedimento deflativo”. Anc Ragusa sottolinea che l’astensione avrà ad oggetto la rappresentanza in seno alle commissioni tributarie dal 19 al 23 settembre. Saranno in ogni caso garantite le prestazioni indispensabili di cui all’art. 5 del codice di autoregolamentazione vigente. “La proclamazione dell’astensione – continua Paolino – è anche un ulteriore banco di prova per la nostra categoria, la massiccia adesione darà al legislatore la contezza che in un Paese civile i diritti di terziarietà debbono essere garantiti per una equa difesa delle parti e che i commercialisti sono baluardi di legalità”.

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