“Giorni addietro ho mandato una lettera al segretario regionale Pd Sicilia, al deputato regionale della nostra provincia, al segretario provinciale, al segretario cittadino e al capogruppo Pd Ragusa. E’ una nota in cui prendo le distanze dal partito, non condividendone più la linea a vari livelli. Ho, naturalmente, motivato, in maniera articolata, questa mia presa di posizione nella lettera in questione”.
A chiarirlo è Mario D’Asta che, nella missiva, scrive: “E’ già da tempo che non condivido la linea politica del partito (a tutti i livelli) che determina una mancanza di prospettiva. A questa si lega una sofferenza personale che caratterizza il mio stato d’animo. Mancanza di prospettiva politica che, purtroppo, si sostanzia a tutti i livelli. Nazionale: le ultime vicende, per la composizione di liste in occasione delle elezioni politiche, hanno visto, ancora una volta, depauperato il nostro territorio di rappresentanze locali e ciò mortifica l’impegno di una classe dirigente. Massima solidarietà personale a chi ambiva a quel ruolo. Lo statuto del Pd prevede di organizzare le “parlamentarie”, passaggio ancora una volta negato. Si contribuisce a vanificare le reali esigenze di una classe dirigente e di un territorio. In questo contesto permane, però, un elemento bizzarro: non si capisce perché politicamente non si è sollevata la stessa questione cinque anni fa e non si capisce perché non ci si debba candidare servendo comunque il partito, soprattutto se si decide di rimanere nel partito medesimo rappresentandolo a livello cittadino, regionale e nazionale”.
C’è poi il livello regionale. “Si è pensato – sostiene D’Asta – a costruire un contenitore Pd-M5s-Sinistra senza essere capaci di coinvolgere la parte riformista e moderata, senza la quale, ad oggi in Sicilia non si vince. Per poi improvvisamente scoprire di essere lasciati dai grillini. Fallimento di una linea politica nazionale e regionale che non lascia scampo ad una gestione disastrosa”. E per quanto riguarda l’aspetto locale? “E’ noto – precisa D’Asta – che le ultime sfide amministrative (2013 e 2018) a Ragusa hanno sancito la doppia sconfitta del Pd ed in entrambi i casi si è palesato il mio chiaro e noto dissenso. Dissenso non solo mio ma anche di parti importanti del Pd che poi hanno abbandonato il partito. Sfide entrambe perse, nelle quali comunque è avvenuta la mia elezione a consigliere comunale. Nonostante le sconfitte, il Pd ragusano, purtroppo, non ha avuto la capacità di rinnovarsi e di interpretare le esigenze reali di cambiamento che richiede la città e il partito stesso. Alla luce di tutte queste criticità espresse che meriterebbero una riflessione ben più ampia, non mi resta, mio malgrado e con notevole sofferenza, che prendere le distanze dal Pd. Pur tuttavia, è necessario e doveroso, da parte mia, ringraziare sentitamente tutta la comunità del Partito democratico, con cui abbiamo condiviso momenti di grande significato politico e umano. In città sono uno dei pochi fondatori del Pd rimasti, da quel lontano 14 novembre del 2007 quando Veltroni fu eletto segretario del Pd. Sia chiaro. Rimane una scelta sofferta. Sia per tutto ciò che ho fatto per il Pd e per tutto ciò che il Pd ha fatto per me. E, però, non ci sono più le condizioni per percorrere un altro pezzo di strada insieme. Nessun rancore e faccio il mio più grosso in bocca al lupo al Pd ibleo. Preannuncio che, in seguito a quanto scritto sopra, lascerò il gruppo del Partito Democratico al Consiglio comunale di Ragusa, per confluire nel gruppo misto”.
9 commenti su “Il Consigliere comunale di Ragusa Mario D’Asta lascia il PD”
Al sig. D’Asta confluire al gruppo misto gli risolve solo la dignità morale per stare in pace con se stesso. Da anni il Pd è stato il distruttore sociale su tutti i livelli e ora si accorge che non è così. Però che occhio rendersi conto di un qualcosa che sta sotto gli occhi di tutti da molti anni. Ma il sig. D’Asta non si deve preoccupare o avere rimorsi del suo ex partito, si deve preoccuèare anche degli altri che non sono da meno!
Ad esempio, la Meloni fino a ieri era considerata una pericolosa fascista, oggi è su tutte le testate giornalistiche e difesa dai maintrem che prima la bollavano tale. Forse perchè è l’ultima guardiana dei cancelli del globalismo esoterico rimasta?
Non sta’ bene nulla, se non è patologico questo…? ognuno ha il diritto di dire e fare ciò che vuole…
Sig. Vincenzo, uno slancio suo di solidarietà, in un precedente commento, perché diceva, circondato dalle assurdità dei populisti che non capiscono quello che scrivono… adesso invece riconosce ad ognuno il diritto di fare e di dire ciò che vuole… È forse diventato patologicamente populista anche lei? Forse la disturba essere pensanti, di non essere omologabili, per cui considera irriverenza il contraddire….? Veda nella vita, non ci vogliono le stesse idee, fatte di copia-incolla, per vivere in pace ci vuole lo stesso rispetto…Ora, in merito a quanto nell’articolo, ognuno si dà le opportunità che ritiene per far credere di essere il migliore, ma sono tutti manovratori di loro stessi… opportunisti!!!! e non dargli credibilità è la sola cosa buona e giusta.
Sig Rosalba
Il sig Vincenzo insieme a suo compare, sono famosi per apostrofare chi non la pensa come loro. A definire stupidi, analfabeti, ignoranti, terrapiattisti, novax, populisti, abbatiani (per chi ha votato Abbate), (sui non vaccinati) da rinchiudere, impauriti, fargli pagare le spese ospedaliere, il virus farà loro visita, augurargli perfino di morire. Posso provarlo. Per essere intellettuali dobbiamo votare per “nullità” come Renzi , e Calenda, pensi un po’. E nonostante questi aggettivi usati sugli altri, come su di me personalmente, la redazione, o il moderatore mai intervenuti. Come invece è intervenuta in difesa del sig Vincenzo. Lei può constatare. L’umiltà è un sentimento che a tanti non gli appartiene. Aggiungo, che io ahimè rispondevo di conseguenza sbagliando. Adesso sanno tutti chi sono……i “compari”!!!! buona giornata.
Vincenzo, ha ragione, i commenti negativi e penosi arrivano sempre dagli stessi nick, ogni articolo alimenta lamentose opinioni. D’Asta ha il pieno diritto di fare le scelte che vuole, se lascia il PD è ragionevole che si faccia un articolo e si possa commentare, perchè mai dovrebbe essere vietato?
Sarà stata una scelta difficile, purtroppo la deriva populista del PD lo porterà ai minimi storici a livello nazionale, lo avevamo detto e pensato dal tempo del “o Conte o Morte”, oggi vediamo un PD allo sbando e Letta ha fatto tutte le scelte contro tempo e sbagliate.
Inseguire i vecchi comunisti, lasciare nel momento sbagliato il m5s che sarebbe stato un modo per limitare l’enorme trionfo della destra.
Oggi Letta lascia che Conte proclami il suo movimento, quello delle scie chimiche e della terra piatta, della lotteria degli scontrini e di tutte le cose più balorde che la politica abbia potuto proporre e haimè anche attuare, arrivando addirittura a far distruggere uno strumento per la lotta alla povertà, come il rdc che è stato dato a tantissime persone che potevano benissimo lavorare facendo danni incalcolabili.
Questo danno si ripercuoterà a chi veramente ne ha bisogno.
Conte sta massacrando il PD e alla fine dei giochi Letta dovrà dimettersi e riaprire una nuova fase della politica del PD, intanto ha fatto il gioco della destra che uscirà vincitrice.
Biii, spuntaru Cip e Ciop!
Mi piace una frase di terrorista di tempo fa, “gli asini si accarezzano tra loro”.
C’è qualcuno che commenta che appena legge la parola “ignorante” crede si parli di lui. Ma perchè deve avere questi problemi… ? “chi ni mancunu agnuranti”, perchè mai si dovrebbe parlare di uno anzich’è un altro?
Forse è il caso di usare termini più tranquillizzanti e belli, proporrei “diversamente colti” e non se ne parla più.
Sig. Gino, non posso mancare la risposta. È tutto chiarissimo, di facile comprensione! A volte, sarebbe meglio tacere, per il solo piacere, di concedere l’illusione di avere ragione, ma non sempre si può avere prudenza e saggezza. Qualcuno chiama opinioni penosi i commenti che divergono dai propri punti di vista…… sarebbe meglio lasciare dire e far tacere l’ intelligenza! Certo che manca l’imparzialità e l’obiettivita’! Gli articoli vengono scritti secondo una linea propria, che tenta di condizionare il lettore.. e bene se c’è ccondivisione,ma non viene gradito il dissentire. Io commento e critico perché Modica mi appartiene e non tollero l’approssimata amministrazione che si dà alla città e ai Modicani, come paesani di serie inferiore. Per questo, non tollero la leggerezza civile che impera sul territorio e che viola e offende Bellezza e Cultura.
Sig.ra Rosalba,
E Lei pensa che abbiano capito, anzi compreso, quanto detto?