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Messina, eseguita autopsia sulla modicana Patrizia Giunta

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La 47enne modicana Patrizia Giunta è deceduta a seguito di shock settico. Sono le prime risultanze a seguito dell’autopsia eseguita martedì pomeriggio all’Ospedale Papardo di Messina. I due consulenti nominati dalla Procura peloritana ritengono che l’esame istologico sarà determinante per riscontrare tale ipotesi. Presente anche il perito della famiglia della donna nominato dall’avvocato Giuseppe Pellegrino. Tra 60 giorni saranno depositate le risultanze.

I funerali si terranno svolgeranno, giovedì 25 agosto, alle 15,30 alla Basilica Madonna delle Grazie a Modica.

Per la morte di Patrizia Giunta è stato ipotizzato il reato di omicidio colposo e lesioni personali colpose a carico di un medico. La donna è deceduta all’ospedale Papardo di Messina a ridosso di ferragosto dopo il ricovero d’urgenza a causa di complicazioni sorte diversi giorni dopo un intervento chirurgico di bypass gastrico per la riduzione dello stomaco. Era stata  operata allo scopo di dimagrire più velocemente. L’intervento era stato eseguito in una clinica. Proprio il chirurgo responsabile dell’operazione eseguita nella struttura privata è stato ora iscritto nel registro degli indagati, nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla procura di Messina, competente per territorio, dal momento che il decesso si è verificato nel capoluogo peloritano, dove il corpo è bloccato da circa una settimana. L’autopsia è stata fissata per martedì prossimo, dopodiché l’avvocato Giuseppe Pellegrino, legale di fiducia della famiglia Giunta, dovrebbe ottenere l’autorizzazione per la restituzione immediata del corpo ai familiari, propedeutica alla fissazione della data per i funerali, che saranno celebrati a Modica. Dalla morte della donna ad ora la procura messinese ha nel frattempo acquisito la denuncia dei familiari, che era stata presentata in commissariato a Modica, nonché tutta la documentazione e le cartelle relative all’intervento chirurgico effettuato nella clinica e al successivo ricovero in terapia intensiva all’ospedale Papardo, dove poi la donna è morta dopo esservi arrivata direttamente dalla struttura privata in condizioni critiche. Intanto i parenti della donna non si danno pace e pretendono che si faccia piena luce sulle cause della morte della donna e, soprattutto, se poteva in qualche modo essere scongiurata.  Già 10 anni fa la donna si era sottoposta alla stessa operazione in un ospedale di Genova, ma da alcuni mesi era ingrassata di nuovo e aveva deciso di effettuare una cosiddetta “revisione” dell’operazione chirurgica, scegliendo stavolta una clinica di Messina, dove era stata operata a fine maggio. Dopo l’operazione, la paziente aveva avuto una serie di gravi complicazioni e non era stata mai dimessa dalla struttura, fino a quando le condizioni cliniche non si erano aggravate in maniera repentina, con il conseguente ricovero d’urgenza all’ospedale del capoluogo peloritano, dov’era sopraggiunta la morte.

 

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