
Il ministro della Salute del Camerun, Manaouda Malachie, ha riferito oggi che dall’ottobre 2021, 200 persone sono morte nel Paese africano a causa di focolai di colera. In un messaggio diffuso attraverso i social network, il titolare del dicastero ha precisato che nel periodo sono stati segnalati 10.322 casi di questa malattia diarroica acuta, che risulta fatale per contaminazione. Ha aggiunto che la malattia è stata rilevata in cinque delle dieci regioni del Paese africano, tra cui Litoral (dove si trova la capitale economica, Douala) e Centro, che è la sede della capitale amministrativa, Yaoundé. Malachie ha chiesto alle comunità di osservare scrupolosamente standard igienici adeguati. In precedenza, le autorità sanitarie avevano più volte lanciato campagne di sensibilizzazione per abitare in spazi puliti, lavarsi le mani e altre misure efficaci per ridurre l’impatto diretto con la malattia. Una condizione, causata dal batterio Vibrio cholerae, è ricorrente in Camerun, nazione di oltre 22 milioni di abitanti dove un precedente focolaio, avvenuto tra gennaio e agosto 2020, aveva causato la morte di 66 persone. Il colera può essere acquisito dai pazienti ingerendo acqua e cibo contaminati. Il trattamento del colera comprende la reidratazione, la terapia endovenosa e l’uso di antibiotici.