Da Palermo ad Agrigento, da Messina a Trapani fino al Ragusano, in Sicilia è emergenza rifiuti. La situazione è al collasso a causa della chiusura della discarica di Motta Sant’Anastasia, avvenuta a metà dello scorso mese di giugno a seguito della decisione del Tar, che ha innescato una reazione a catena. I rifiuti sono stati trasportati presso l’impianto di contrada Borranea a Trapani e adesso è a rischio saturazione. Un impianto strategico per l’intera Sicilia.
In piena stagione estiva e con una massiccia presenza di turisti, la situazione è davvero critica ed è per questo che il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, intervenendo in videoconferenza agli Stati generali del Turismo etneo organizzati da FdI a Trecastagni, nel Catanese, ha fatto sapere che il governo sta “predisponendo un’ordinanza che lunedì faremo avere al Governo nazionale”. “L’emergenza rifiuti – ha detto – è un tema che ci sta particolarmente a cuore e che abbiamo ereditato dopo 30 anni di inerzia. Diventa sempre più incalzante”.
Con un afflusso di turisti ritornato ai numeri degli anni pre-Covid, non poter assicurare il normale svolgimento della raccolta dei rifiuti, sta provocando allarme nei cittadini ed un enorme danno economico e di immagine per l’intera provincia. Sappiamo che le cause dell’ennesima emergenza sono dovute alla fragilità del sistema regionale del ciclo dei rifiuti, privo di impianti di trattamento finale idonei. La chiusura della discarica di Motta Sant’Anastasia ha innescato una reazione a catena che ha, di fatto, messo in crisi il conferimento degli Rsu presso l’impianto di Trapani”.
5 commenti su “Rifiuti in Sicilia, Musumeci: “Pronta ordinanza da presentare””
Intanto la gara d’appalto per portare i rifiuti fuori dalla Sicilia, mi pare che non si sia presentato nessuno. Le fiabe, i teatrini, le comparsate sono finite. Si sapeva che le proroghe sarebbero finite. Adesso saranno guai seri. Dai chiedetelo ai compari intellettuali, colpa dei cittadini? Oppure i populisti? In caso creiamo delle discariche in casa per salvare il decoro urbano. Vergogna.
Qua il problema non è più procastinabile !! in una sana dittatura si prende l’esercito e si costruisce un termovalorizzatore oppure le menti eccelse prendono la pala e il picone e ci dicono come risolvere il soluzione , una delle quali è portarla a casa loro . Caro Musumeci ti auguro di mettere una prima pietra nei prossimi mesi in qualcosa di utile allo smatimento dei rifiuti altrimenti tra 2 anni LA SICILIA DOVRA’ PORTARE I RIFIUTI ALL’ESTERNO E SARA’ DECRETATO IL FALLIMENTO -DISSESTO DELLA REGIONE , per avere una idea si passerà da 150 euro a tonn a circa 600 tonn quindi il problema è semplice da risolvere così ma costerà una rivolta popolare se questa moltiplicazione la dovrà pagare il cittadino.
Ma il governatore non è anche commissario straordinario all’emergenza rifiuti,o i poteri speciali servivano solo a chiudere le persone in casa in tempi di pandemia?
@Gino : a lei il caldo nuoce, aveva iniziato bene ma poi si perde nelle fesserie.
Credo che purtroppo il pensiero del sig. Martino Modica sia auspicabile, purtroppo, già purtroppo. In casi di interesse della collettività occorre anche procedere con le maniere forti, quindi:
– prima creare un’area di stoccaggio dei rifiuti indifferenziati e rafforzare ed intimare la giusta differenziazione;
– partire per la costruzione di termovalorizzatori senza guardare in faccia nessuno.
In paese più saggio con un livello culturale superiore non serve questo, da noi purtroppo serve, eccome se serve.
Mi dispiace per coloro che si sentono in colpa perchè comprendono bene la verità (e sputano odio e rabbia per questo, hanno capito bene che è di loro che si sta parlando, dei più lenti), la colpa è dei cittadini sicuramente, ma la politica ha anche il dovere, ad un certo punto di andare autonomamente e decidere ed iniziare immediatamente i lavori senza guardare in faccia nessuno.