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Al via gli esami di maturità per oltre 500 mila studenti

Tempo di lettura: 2 minuti

E’ l’ora degli esami. Stamattina   per oltre 500mila studentesse e studenti italiani, in Sicilia sono 49 mila, gli esami di Stato della scuola secondaria di secondo grado del 2022. Dopo due anni di stop causati dall’emergenza pandemica, periodo nel quale l’esame era limitato alla tesina e al maxi orale, tornano gli scritti. E oggi si comincia con quello di italiano, prova predisposta su base nazionale. Alle candidate e ai candidati (circa il 96,2% ha ottenuto l’ammissione) saranno proposte sette tracce di tre diverse tipologie: analisi e interpretazione del testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità. Domani, invece, si svolgerà la seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo, che riguarderà una disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi.

E’ previsto, poi, il colloquio, che si aprirà con l’analisi di un materiale scelto dalla commissione (un testo, un documento, un’esperienza, un problema, un progetto). Nel corso del colloquio il candidato dovrà dimostrare di aver acquisito i contenuti e i metodi propri delle singole discipline e di aver maturato le competenze di educazione civica. Analizzerà poi, con una breve relazione o un lavoro multimediale, le esperienze fatte nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento. La commissione sarà composta da sei commissari interni e un presidente esterno. Quest’anno le commissioni saranno 13.703, per un totale di 27.319 classi coinvolte. La valutazione finale resta in centesimi. Al credito scolastico è stato attribuito fino a un massimo di 50 punti. Per quanto riguarda le prove scritte, a quella di italiano saranno attribuiti fino a 15 punti, alla seconda prova fino a 10, al colloquio fino a 25. Si potrà ottenere la lode.

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3 commenti su “Al via gli esami di maturità per oltre 500 mila studenti”

  1. Gioacchino Scollo Abeti

    Una immensa messa in scena, con grave dispendio economico!
    Tante commissioni, tanti commissari di esami, tante tensioni tra i ragazzi, assolutamente inutili. Perchè? Perchè, da almeno 20 anni a questa parte tutti gli alunni, di tutte le classi e di tutte le scuole, sono studiosissimi!! Ogni anno, alle medie e alle superiori, forse, vìene bocciato solo il 10% degli alunni!
    Le recenti statistiche dicono che il 93% (!!!!) degli alunni sono stati ammessi agli esami, e di questi, sono sicuro, forse, solo il 2% sarà bocciato. TUTTI BRAVI????? Oppure la scuola è diventata una barzelletta?
    In non esprimo giudizi, mi limito a vedere quali sono poi i risultati nella vita di tutti i giorni, nella società, nei posti di lavoro e di responsabilità. UN DISASTRO!!!
    Ai mie tempi, tra gli alunni, esistevano, e ce ne erano anche parecchi, gli ASINI, ovvero quelli che avevano litigato con lo studio e con i libri. Oggi, invece, esiste per tutti, studiosi e non studiosi, volenterosi e non, il DIRITTO ALLA PROMOZIONE E AL DIPLOMA!!!!
    VERGOGNA!!!!

  2. Gioacchino Scollo Abeti

    Oggi, tutti, hanno il diritto di diplomarsi. E poi mancano i falegnami, gli idraulici, gli elettricisti, le parrucchiere, le sarte,……!!!

  3. Gioacchino Scollo Abeti

    Mi viene da pensare che i diplomifici di Stato esistono solo perchè così fà comodo al corpo insegnante, e ai dirigenti scolastici.
    La fondatezza di questa mia impressione?
    Una semplice domanda, se siete in grado di rispondere: per quale motivo mai un professore o un dirigente scolastico deve preferire, e preferisce, una ingiusta promozione ad un giusta e dovuta bocciatura? Io, da utente, da alunno, da padre dell’alunno, perchè mai devo iscrivere mio figlio in una scuola dove si sà che sono severi?
    Ed io corpo docente (specie la parte “precaria”) e dirigente scolastico, quale motivo ho di bocciare (anche se sarebbe giusto) quando sò bene che cosi facendo rischio una diminuzione del numero delle classi, con conseguente diminuzione delle cattedre (per i docenti) e dei finanziamenti (per i dirigenti)?
    La risposta la conoscono in tanti, ma nessuno ha interesse a dirlo.
    “Mutu cu sapi u iucu” si diceva quando eravamo bambini e si giocava per strada, ma la scuola non dovrebbe essere un gioco!!!

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