di Giannino Ruzza
Un vero disastro umanitario stanno provocando le piogge monsoniche in corso nel Bangladesh. Tutti i principali fiumi, inclusi Brahmaputra-Jamuna, Ganga-Padma, Surma, Kushiyara, Teesta, Dharla e Dudhkumar, continueranno a innalzare il livello dell’acqua nelle prossime 48 ore. Una situazione di per sé catastrofica che potrebbe peggiorare nei distretti di Sylhet, Sunamganj e Netrokona a nord-est. Sei milioni di persone colpite sono rimaste isolate nelle loro case, quasi completamente allagate, costrette a cercare rifugio altrove, poiché il livello delle acque dei fiumi a nord e nord-est continua a salire velocemente. Molte persone hanno cercato riparo sui tetti e aspettano di essere soccorse dalle barche che stanno raggiungendo le vaste aree regionali colpite. In due dei quattro principali bacini fluviali del Paese, l’acqua ha superato i livelli di guardia, secondo il rapporto del portavoce del Flood Forecasting and Warning Center, Arifuzzaman Bhuyan. La situazione si prevede in peggioramento, poiché le forti piogge continueranno nei prossimi giorni, sia nelle regioni indiane di Meghalaya e Assam, a monte, sia nelle aree himalayane, nel Bengala occidentale dell’India. Diverse centrali elettriche colpite dalle inondazioni sono state chiuse, con conseguenze anche per la fornitura di energia, le comunicazioni mobili e internet. Le truppe dell’esercito del Bangladesh stanno assistendo la protezione civile nell’evacuazione e nel soccorso delle persone, insieme alle unità della Marina e dell’Aeronautica. Il capo generale dell’esercito Safiuddin Ahmed è partito per Sylhet per controllare e coordinare il lavoro dei militari nella gestione della disastrosa calamità.