Roberto Ammatuna, grazie ad un forte successo elettorale, è stato rieletto Sindaco di Pozzallo.
Le due liste, che hanno appoggiato la candidatura di Enzo Galazzo, prendono atto della volontà popolare, e la rispettano.
Inspiegabilmente, però, le prime affermazioni del Sindaco sono caratterizzate da un forte allarme sulla presenza di “forze del malaffare” che “cercheranno con tutti i mezzi di contrastare questa Giunta e non si rassegneranno”.
Ammatuna va oltre dichiarando alla stampa: “questi cinque anni non li riesco a finire”.
Sono queste affermazioni da emergenza democratica.
“Ebbene il Sindaco Ammatuna ha l’obbligo verso la Città di rendere noti i nomi di coloro che minano la legalità e minacciano la sopravvivenza della Giunta che deve nascere – incalza Enzo Galazzo, già candidato Sindaco – . Se renderà pubblici i nomi di chi si appresta a svolgere azioni del malaffare, potrà contare sulla nostra solidarietà e sul nostro appoggio al fine di combattere i malfattori e ripristinare la legalità democratica. In caso contrario dovremo necessariamente interpretare i suoi allarmi come l’ennesima operazione di vittimismo delle quali il Sindaco è campione del mondo. Ammatuna ha l’obbligo, verso la Città, di governare per tutti e cinque gli anni perché così hanno voluto gli elettori. Allo stesso modo i nostri consiglieri sono tenuti a fare l’opposizione democratica, costruttiva, decisa e seria, perché a questo sono stati chiamati dai cittadini pozzallesi. Chi non sopporta l’opposizione è un piccolo gerarca di campagna.
In Italia, per fortuna, vige ancora la democrazia che prevede una maggioranza, che deve governare, e una opposizione che deve controllare, ed eventualmente denunciare alla opinione pubblica malaffari, cattiva amministrazione, corruzioni, illiceità e clientelismi vari. Queste sono le regole democratiche che tutti devono rispettare, a cominciare da chi ha vinto le elezioni”.