Aumentano i controlli su strada grazie all’azione congiunta di Animal Equality ed ENPA che hanno chiesto al Ministero della Salute di incrementare i controlli sul trasporto di animali vivi in crescita nel periodo pasquale. Dopo la nota trasmessa alle Regioni, alle Province autonome, agli UVAC (Uffici Veterinari per gli Adempimenti Comunitari) e al Ministero dell’interno, sono state numerose le irregolarità nei confronti del benessere animale rilevate dalle autorità da parte dei trasportatori.
Nel contesto di questa collaborazione con il Ministero, il team di Animal Equality ha effettuato diverse segnalazioni sul confine sloveno alle autorità; la prima riguardava un camion proveniente dall’Ungheria con a bordo 500 agnelli stipati su 4 piani in spazi ristretti e angusti. La Polizia Stradale di Trieste e le veterinarie della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia hanno riscontrato le seguenti irregolarità che sono valse una multa di 3 mila euro all’autista del mezzo:
sistema di abbeverazione non funzionante e con perdite di acqua, ma non solo: il sistema era predisposto per suini e non per ovini, nettamente più piccoli e dalle esigenze diverse quindi non in grado di bere adeguatamente;
sistema di monitoraggio della temperatura all’interno del veicolo danneggiato;
spazio per gli agnelli insufficiente: gli animali non riuscivano nemmeno a stare in piedi;
Durante una seconda segnalazione alle forze dell’ordine da parte del team di Animal Equality, un altro camion con quasi 600 agnelli a bordo tra i tre e i quattro mesi di età è stato fermato e multato con una sanzione di 2666 euro per assenza del necessario spazio-testa degli animali e per il trasporto senza opportuni divisori tra animali misti con e senza corna.
Nella giornata di sabato 9 aprile, invece, gli agenti della Stradale di Terni hanno fermato un veicolo che effettuava un trasporto internazionale di ovini. Al conducente sono state contestate numerose violazioni: dalla mancanza di illuminazione nel vano di carico per il controllo degli animali, al sistema di abbeveraggio degli animali non funzionante, allo spazio insufficiente per consentire all’animale di stare in perfetta posizione eretta, alla mancanza di strumentazione idonea per effettuare l’ispezione dei piani di carico, per un ammontare di 6 mila euro. Inoltre, durante la fase di scarico degli animali a cui ha presenziato il personale Ausl di Terni assieme al personale sanitario di Viterbo, sono stati rinvenuti due agnelli morti all’interno del vano di carico.
Nel corso del 2021 sono stati più di 400.000 gli agnelli trasportati da paesi come Ungheria, Romania, Polonia e Spagna, e Animal Equality ed ENPA, in collaborazione con il Ministero della Salute, hanno deciso di agire. A seguito di alcuni incontri dedicati, il Ministero della Salute ha infatti deciso di intensificare l’attività di controllo alla luce di numerosi problemi e violazioni delle leggi denunciati dalle associazioni, che insieme ad Animal Welfare Foundation sono su strada dal 2018 per documentare il crudele trasporto di agnelli in Italia. Se i consumi di carne di agnello sono infatti calati molto negli ultimi anni, facendo registrare un calo del 25% nel 2021, il trasporto però è continuato. In particolare, le associazioni hanno denunciato:
Trasporto di agnelli non svezzati su camion inadeguati fino a 30 ore filate di viaggio, documentando così una violazione gravissima delle normative;
Trasporto di animali senza lettiera, esposti alle intemperie e senza accesso al cibo e all’acqua;
Trasporto di animali morti o morenti per via delle condizioni di viaggio;
Animali ammassati gli uni sugli altri, con le zampe incastrate e le teste schiacciate contro il soffitto dei camion;
Animali morti trascinati giù dai camion una volta giunti al macello e mai opportunamente segnalati;
Tutto questo accade ancora oggi, nonostante il Parlamento europeo a inizio anno abbia cercato di sminuire le problematiche drammatiche del trasporto di animali vivi con la bocciatura del report della Commissione d’inchiesta ANIT.
«È più urgente che mai continuare a vigilare su questi trasporti, denunciando quelle compagnie che continuano a violare le normative europee e a infliggere agli animali continue e inutili sofferenze» dichiarano le associazioni. «Abbiamo visto che non sono solo i trasporti di agnelli, ma di tutti gli altri animali, compresi bovini e cavalli, ad essere gestiti in modo irregolare e senza alcun rispetto degli animali, come dimostrano le tantissime sanzioni di questi giorni. A livello europeo è fondamentale fare di più e siamo molto soddisfatti che l’Italia abbia deciso di fare la propria parte con questa iniziativa del Ministero della Salute. Tuttavia, questo è solo un primo passo, per questo saremo su strada in questi giorni per documentare i trasporti di agnelli e segnalare violazioni alle autorità, continuando a denunciare un problema ad oggi irrisolto. Servono azioni e leggi più stringenti e forti per garantire davvero il rispetto delle normative e del benessere animale».