Operai e impiegati da mesi senza retribuzioni, da anni senza le indennità connesse alle attività di straordinario, di reperibilità e di rimborso delle spese sostenute per l’approvvigionamento di carburante. A denunciare il tutto con una serie di note inviate all’Assessore regionale all’Agricoltura, Scilla, e ad una lunga serie di soggetti interessati, il segretario generale della Fai Cisl Ragusa Siracusa, Sergio Cutrale.
“Una situazione ormai insostenibile – sottolinea Cutrale – A questo bisogna aggiungere che gli operai non possono eseguire riparazioni di condotte e interventi vari nelle strutture consortili, perché privi di attrezzature e privi del materiale occorrente. I mezzi sono vetusti e senza manutenzione da tempo ed espongono a seri rischi il personale che li utilizza. Un quadro disarmante, denunciato più volte ai vari livelli istituzionali, senza risultato.”
La Fai Cisl torna ad accendere i riflettori sul Consorzio di Bonifica 8 di Ragusa. Vicenda che più volte il sindacato ha posto all’attenzione del Governo regionale, ma che fino ad oggi riceve il silenzio.
“L’ultima decisione del Direttore Generale è veramente disarmante – sottolinea ancora Sergio Cutrale – Nonostante centinaia di contenziosi giudiziali e stragiudiziali, i debiti enormi verso le società elettriche, l’Inps e fornitori vari, il Direttore si attiva per il riconoscimento della liquidazione del premio di risultato per il 2021 ai Dirigenti. Una decisione in evidente contrasto con le norme visto che questo premio può essere riconosciuto qualora il Consorzio non sia caricato di forti passività.”
Tutto questo accade alla vigilia dell’avvio della stagione irrigua che potrebbe essere segnata dalla protesta dei lavoratori che continuano ad usare i loro mezzi e senza alcun rimborso spese con quel che ne consegue per le economie familiari in tempo di rincari energetici.
“Servono risposte immediate e soluzioni al problema – dice ancora il segretario generale della Fai Cisl Ragusa Siracusa – Abbiamo contestato anche la mancata trasmissione della documentazione relativa alle presenze giornaliere del personale e degli operai assegnati all’Area. Tutto questo impedisce la verifica delle ferie, delle festività soppresse e dei permessi a vario titolo fruiti.
Ancora più grave la mancata trasmissione delle attività autorizzate e svolte dai dipendenti – conclude Sergio Cutrale – Qualcosa di incredibile che non consente la predisposizione degli atti deliberativi necessari per il conseguente riconoscimento economico.”
- 5 Febbraio 2025 -