Fino a poco tempo fa giocava in Seconda Categoria, prima di approdare nelle giovanili dell’Atalanta; fino a 3 anni fa giocava per strada, poi il faticoso viaggio su un barcone che lo portasse in Italia e magari verso un futuro migliore. Pozzallo è stata la sua prima tappa italiana, come ricorda il sindaco del comune ragusano Roberto Ammatuna: «La favola italiana di Moustapha Cissé nasce a Pozzallo», ha scritto su Facebook. «È questa la vicenda umana di un ragazzo che ha già visto e superato tante difficoltà: il distacco dal luogo in cui era nato e dai suoi affetti, la fuga dall’Africa alla ricerca di una vita migliore ed ora il successo nella serie A del calcio italiano in cui si avvia a diventare uno dei protagonisti».
Moustapha Cissé ha compiuto diciotto anni lo scorso 14 settembre. In poche settimane è passato dai centri d’accoglienza e dalle case famiglia nel Salento alla Bergamo del pallone, e adesso sogna anche qualcosa di più dopo le difficoltà di organico che l’Atalanta sta attraversando in particolare nel reparto offensivo. Domenica scorsa un suo gol al Bologna ha regalato un importante vittoria all’Atalanta.