Il potere logora chi non ce l’ha, la fredda constatazione accompagnata da un bagliore luciferino di chi il potere lo aveva esercitato con ferma presa per una quarantina d’anni, senza che fosse avvenuto il minimo cambiamento se non lo scambio dei ministri ai vari ministeri della Repubblica. Potere immarcescibile dello scudo crociato, simbolo di connubio tra fede politica e fede, che, unico, è stato in grado, piaccia o meno, di conservare la riconoscibilità che è condizione di successo duraturo e promessa di protezione. Quello che chiede il popolo che tendenzialmente non ama gli scossoni e vive la religione come una forma di superstizione. Non era, lo scudo crociato, il simbolo della difesa strenua del cristianesimo, quello scudo con la rossa croce che fiammeggiava sul petto dei Templari, un’élite di soldati con qualche grado di nobiltà, nonché banchieri e finanzieri ante litteram. Fede e denaro, quando, in tempi non ipocriti, la pecunia che, “non olet”, non era lo sterco del diavolo ma obiettivo di re e papi, e la religione era difesa con la spada. Carità cristiana e lotta spietata al nemico. La democrazia cristiana, con tutti i suoi difetti, le luci e le ombre, conservava una solidità e una consapevolezza della propria cultura e del perimetro entro cui muoversi che era anche rispetto dell’avversario politico. Con la flessibilità, che è apertura e resistenza, e senza il moralismo ossessivo che oggi dilaga in Europa e in occidente e si esprime nelle forme di un totalitarismo del pensiero che è autocondanna e insieme celebrazione fasulla dei diritti delle minoranze. La precarietà, e il suo spauracchio, si estende dalla sfera economica e lavorativa a quella psicologica e morale. Il relativismo è la nuova religione e l’essenza stessa del politico contemporaneo. Il potere logora chi teme di perderlo, molto più di chi non ce l’ha. I 55 applausi partiti all’unisono dai parlamentari durante il discorso inaugurale di Mattarella, sono stati il sospiro di sollievo di coloro che vi hanno visto il prolungamento della legislatura fino a naturale scadenza. Ammettendo che ciò accada, e che Draghi non decida anzitempo di mandare tutti a quel paese, è sicuro che la scadenza naturale della legislatura potrà esorcizzare la dissoluzione definitiva del sistema politico italiano? Lo sfarinamento dei partiti, 18 formazioni, il declino delle leadership, il vuoto di idee, la confusione durante la settimana precedente la rielezione di Mattarella, ultima spes per scongiurare lo spettro di Draghi al Quirinale, non sono forse le avvisaglie della caduta di Babele? La metafora della politica in macerie, il portato della rivoluzione dal basso voluta dai grillini con la complicità di Salvini e l’inania del Pd? I tecnocrati di cui si è invocato l’intervento (Ciampi, Dini, Monti, Draghi) rappresentano la resa della politica. Il fallimento dei governi è la spia dell’assurdo tentativo di portare al potere ciò che la storia ha bocciato senza appello a livello internazionale. Tra le rivendicazioni degli sconfitti, orfani del comunismo che la caduta del Muro aveva spazzato via, c’era il sacrificio dei vincitori, di coloro che avevano debellato stalinismo e nazismo, descritti come corruttori e intrallazzatori. Una concessione al populismo che, a dispetto delle intenzioni, con le sue venature da post comunismo e la limitata democrazia interna, ha mancato gli obiettivi che si era dato. Incapacità o inadeguatezza degli strumenti a una realtà mutata? Entrambe le cose. Intanto, prosegue il cammino verso il centro che è difficile prevedere quanto sarà affollato, come è difficile prevedere cosa sarà della Lega, di FI, del Pd, dei 5S e di FdI. Nel contempo, Mattarella al Colle e Draghi a Palazzo Chigi non sono più gli stessi di prima. Tutto è apparentemente rimasto inalterato perché tutto cambi. Siamo al capovolgimento del gattopardismo.
- 2 Gennaio 2025 -
19 commenti su “L’applauso degli sconfitti…l’opinione di Rita Faletti”
Ha proprio ragione sig.ra Faletti, il povero Draghi è stato stretto nell’angolo.
Tanti di quegli applausi erano proprio dedicati alla sua sconfitta.
Ne lui ne la Cartabia avranno più possibilità di salire al Colle.
Ne tantomeno qualcuno del “cerchio magico” potrà ambire a premier.
Neppure il sicario di Rignano ha avuto motivo di cantare vittoria.
Sembra che l’antiriciclaggio lo ha ormai nel mirino, chissà se è una ritorsione per aver fatto una qualche brutta azione verso qualcuno.
Stavolta la Dott.ssa Faletti nella sua esposizione è stata lucida e abbastanza chiara.
Mi sono sorpreso, visto i suoi ultimi articoli orientati quasi al pensiero unico. Per lo meno questa è stata la mia sensazione.
Concordo quanto esposto da Lei e aggiungo che la politica gattopardiana si è trasformata in politica di paura. Paura di chi ha compreso che i referenti globalisti Europei hanno lasciato al suo destino la corrotta classe politica della Seconda Repubblica ormai in via di estinzione. Negli ultimi 25 anni abbiamo assistito ad una deindustrilizzazione senza precedenti, iniziata e portata a termine da Mario Draghi con l’assenso di tutta la classe politica asservita al suo regime. Oggi la loro paura è la consapevolezza che avendo appoggiato il regime di Draghi saranno coloro che si porteranno sulle spalle il tracollo economico e sociale di quello che fu la quarta potenza industriale al mondo! Draghi fra non molto avrà un posto al sole in qualche poltrona europea o nella Nato.
Giorgetti è arrivato a dire che il futuro dell’automobile rischia di finire in mani straniere, quelle della Cina per esempio, per via dei costi energetici (lui dice), però non si è accorto che l’industria automobilistica Italiana è già fuori dai nostri confini. Forse se chiedesse a Elkann e ai suoi amici, glielo spiegherebbero meglio.
Se non vogliamo chiamarla paura, la possiamo chiamare insofferenza, per cercare di salvare il salvabile ora si inizia a parlare di partito Repubblicano per creare una sorta di bipolarismo Americano e nasconderci dietro ad esso alimentando e riproducendo il Gattopardo all’infinito.
Quindi a questo punto l’applauso agli sconfitti è riferito a tutti, perchè tutti hanno partecipato al declino politico, sociale, amministrativo e legislativo Italiano.
Bellissima riflessione, siamo al rovescio del gattopardismo. Anche dopo le prossime elezioni la politica non sarà la stessa, tremeranno le matite copiative nell’urna di tanti che si erano affidati ai nuovi, a coloro che si professavano i giustizieri della politica, a coloro dell’uno vale uno, e che alla fine si sono auto giustiziati. La caduta di Babele che sicuramente ci sarà, farà tanti danni, ma i sonnolenti che vivono loro mondo e che hanno come ragione di vita solo il lamento e l’inezia, pagheranno il costo del sonno della loro ragione.
Bisogna fare molta attenzione, nei mesi successivi, alle mosse strategiche del gruppo del premier ( cerchio magico ) in controllo sul governo…
Il crescente “partito” di mini-Mario, rafforzato da Speranza, da DiMaio dei 5s, da Brunetta di FI, da Giorgetti della Lega, e da altri che emergeranno in previsione di un prossimo mandato per il Draghi-2…
Bisogna non mollare il pieno controllo del potere, costi quel che costi…
Mini-Mario non ha per nulla gradito il modo con cui è stato trombato al Colle..
La Democrazia è a rischio, stiamo rischiando tantissimo.
Questo governo è un pericolo grosso per l’Italia.
Bisogna stare attenti alla deriva costituzionale in cui ci hanno relegato.
La “banda bassotti” va arrestata prima che sia troppo tardi, e questo è compito delle Istituzioni.
Ma se le Istituzioni sono contaminate o colluse, e la politica latita devono essere i cittadini a ribellarsi.
I commentatori non sono in tanti, molti sono la stessa persona con pseudomini diversi, le parore utilizzate e le frasi sono ricorrenti, “la banda bassotti”, “il cerchio magico”, “edili”, “sicario di Rignano”, “mini mario”, “il governo dei migliori”, osservo che sono sempre la stessa persona che si ripete nel tanto tempo libero a disposizione.
Enzo, la procura chiede il processo per Renzi, e lei può finalmente parlare. Lo fanno per lei, per tirarle fuori qualche parola, un po di ossigeno ci vuole dopo la trombata all’avvocato. Dia fiato alle trombe finalmente, Enzo.
@ puppetta & company:
Come al solito sempre più confusa e distratta..
In commenti di qualche settimana fa anticipavo la tentata fuga di mini-Mario ( cercava di evadere verso il Colle )..
Aveva compreso che stavano per arrivare per l’Italia tempi tristi, e non voleva farsi trovare da premier..
Non è tipo da accettare sconfitte, e dopo la prima ( autocandidatura al Colle ) ne sta per arrivare una ancora più SONORA..
“tempo al tempo”…
Puppetta, questa è una delle differenze fra me e lei. Non ricordo di aver commentato atti giudiziari di persone e non lo farò adesso.
Non è mia abitudine gioire delle disgrazie degli altri.
Auguro a Renzi di uscirne pulito, avrà modo di difendersi nelle sedi opportune.
Fermo restando che il suo modo spregiudicato di fare politica non mi piace.
@ puppetta & company;
Il dispiacere genera dolore e confusione, e distrae dal contesto quotidiano..
L’aver appreso che il suo/ vostro pupillo ha seri problemi la/vi sconcerta un bel po’…
Non statevi a preoccupare più di tanto, potrebbe uscirne senza condanne o arrivare alla prescrizione..
La mancata dissoluzione, per ora, del parlamento ha soprattutto garantito la (futura) pensione ai vari peones che in questa legislatura sono in maggioranza e sanno che non verranno rieletti. Chissà quanto avrà pesato questa veniale ma basilare considerazione nella “conferma” di Draghi a palazzo Chighi
La risposta di Enzo a Puppetta è esemplare, credo che non ci sia da replicare, bravo Enzo. Per quanto riguarda il trattamento di Renzi, credo sia altrettanto evidente che è la persona piu’ perseguitata dai media, ma lui si sa difendere bene, forse troppo bene. Stasera sarò curioso di sentire il suo punto di vista a porta a porta, ieri ho sentito quello di Conte ad 8 e mezzo. Anche Conte ha un processo in corso per qualcosa del genere, per 400.000 euro se ho letto bene, ma in questo caso per la verità non se ne è mai parlato (chissà perchè). Sicuramente il modo di fare politica di Renzi non è, come dire, leggero, è molto rocambolesco, mentre quello di Conte è l’opposto, estremamente lento ed inconcludente purtroppo.
Enzo, ma anche io non commento atti giudiziari. E se lei dice di si, mi dica quali atti giudiziari io avrei commentato? Io sono per il garantismo, non sono giustizialista. Ho visto continuamente parlare lei di Renzi.
Concordo con Andrea, occorre essere garantisti, spero lo siano anche i grillini, ad oggi no. Per quanto riguarda Conte, è sicuramente efficace la sua politica, io a dire il vero ne sono felice, sono sicuro che con lui a capo del m5s i grillini scompariranno, il guaio è solo per il PD che aveva puntato sull’avvocato del popolo il suo futuro, speriamo bene. Per quanto riguarda Renzi, vedo che lui è tranquillo, e ne vedremo delle belle. In Italia non ci annoiamo mai.
Certo che in Italia non ci si annoia mai, quando permettete alle Tv di distrarvi dalle cose serie è normale che ci si diverte. Nel frattempo a nessuno importa quello che avevo previsto tempo fa, ora si ricomincia a parlare di spread, e a quanto pare l’uomo del Britannia non ha intenzione di contenerlo. Nessuno nota come il covid è passato in secondo piano, come ora i giornalisti ne parlano con più dolcezza, e come quelli più accaniti per i vaccini, ora sembrano dei no-vax. Questo fa capire che molti stanno cercando di mettersi ai ripari. Come i politici stanno cercando di ingraziarsi i cittadini e riciclarsi nonostante siamo al collasso. Tanto i tifosi non mancano mai! Ma siccome la cosa importante sono i guai di Renzi o di Salvini, allora l’imminente disastro sociale ed economico interessa solo a pochi. Però ci si indignerà o sorprenderà quando Draghi lascerà. A me sembra che Draghi stia facendo come le truppe quando si ritiravano distruggevano quello che potevano durante il suo passaggio.
“Gli Italiani non amano sentire le voci libere, le verità disturbano il loro cervello in sonnolenza perenne. Preferiscono le voci che non danno loro problemi, che li rassicurano sulla loro appartenenza al gregge!.
Andrea Camilleri
Puppetta, io parlo spesso di Renzi politico, delle sue uscite strane “tipo nuovo rinascimento arabo” che sono un offesa all’intelligenza altrui.
Ho ribadito spesso il mio dissenso al suo modo di fare politica, ho criticato Renzi dal giorno in cui si è intestato il referendum e così affossandolo.
Lei può dire che Conte è un incapace col ciuffo ed io posso dire che Renzi è un politico presuntuoso, arrogante, spregiudicato, privo di scrupoli, bugiardo.
Viene solo da piangere, la barca affonda, ma qui abbiamo quattro (……….) che si occupano di chi li (……..) ogni giorno. Che fanno il tifo per Renzi, o Conte, dei loro problemi. che società! Certo sono grossi problemi questi…….! Ma svegliatevi. Da piangere veramente.
Egregio Enzo, io penso che una offesa per il pensiero altrui è quella di colui che fa l’accordo con il PD e poi va ad accordarsi con Salvini per la scelta del Capo dello Stato, con chi alla semplice domanda da parte di una giornalista se il movimento è una forza alleata con la sinistra o con la destra non risponde, questa si che è una offesa. Una offersa è la pretesa di definirlo di sinistra dopo che questa persona ha firmato i decreti sicurezza con Salvini, e quando è stato ricollocato con in governo giallorosso non ha minimamente cambiato idea in sostanza in quanto non ha annullato quei decreti. Una offesa per il pensiero altrui è pensare che la politica sia simpatia o antipatia come spesso da alcuni leggo, la politica è altro che simpatie o antipatie, è concretezza.
Questo quanto dichiara un deputato di FI alla camera:
“Abbiamo un grande asso nella manica: Il “risparmio” delle famigli Italiane, dei fondi pensione delle Casse Previdenziali che garantisce il nostro presente e il nostro futuro sostenendo l’economia reale, il Made in Italy e le nostre Pmi”.
Il sig. Sestino Giacomoni, deputato di Forza Italia e presidente della Commissione Depositi e Prestiti, svela le prossime manovre del governo: utilizzare il risparmio degli Italiani per sostenere l’economia reale.
A partte che con questa frase si evince che sanno bene la differenza fra economia reale ed economia artificiale e quindi non hanno nessuna scusa per nascondercisi dietro, nel contempo fanno intendere che i risparmi degli Italiani sono a rischio di prelievi forzati per risolvere i problemi che hanno creato ed alimentato negli ultimi 20 anni svendendo l’Italia e ora gli Italiani.
Ma questo a Renzi, o a Salvini o a Conte non importa, invece agli Italiani importa il loro destino, specie sugli eventi giudiziari e se sono innocenti o meno!