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A.GI.MUS, dalla Capitale alla Contea di Modica

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Era il 12 Aprile del 1949 quando, in un clima di profonde incertezze su cui gravava ancora lo strascico di un passato appena fuori dall’uscio e un futuro da ricostruire, nasceva a Roma l’A.GI.MUS. (Associazione Giovanile Musicale), sotto il patronato del Ministero della Pubblica Istruzione e per iniziativa della Fondazione Musicale della Farnesina, Ente morale le cui finalità erano educative e culturali. Il target di riferimento erano soprattutto giovani studenti amanti della musica, i quali avrebbero avuto un ruolo attivo iscrivendosi e partecipando a manifestazioni musicali proposte da, e per mezzo dell’associazione. Da qui il doppio significato del nome Agimus, agiamo. Tra le altre finalità, quella di accrescere negli studenti la passione per la musica, abbassando i prezzi dei concerti, presentando corsi, conferenze, viaggi di istruzione presso musei e teatri. Fino al 1999 l’A.gi.mus contava novantanove sezioni in tutta Italia. A raccogliere l’eredità Siciliana di questa prestigiosa associazione è stato Giuseppe Basile, presidente della sezione di Ragusa, che conversando con noi ci racconta di essere subentrato in questo ruolo nel 1992 e di aver visto anni fiorenti ma anche, nel tempo, un progressivo quanto cospicuo taglio dei contributi. Basti pensare che se nel 2009/2010 la Sicilia contava dieci sezioni, ad oggi ne resta solamente una, con sede a Modica.

“Ciò che ci ha permesso di mantenere alto il nome dell’Associazione -spiega il Presidente Basile- è uno standard di serietà ma anche di qualità del prodotto offerto nel corso degli anni; eventi e manifestazioni che hanno coinvolto e soddisfatto le attese di quanti ci hanno seguito per anni, un pubblico vasto ed interessato, tanto che si è arrivati ad una media di sessanta/settanta concerti l’anno. Ricordo -continua quasi nostalgicamente- l’enorme afflusso di giovani, circa duemilacinquecento da tutta Italia, che nel duemila si riunirono al Parco della Musica di Roma, durante un evento da noi presieduto dove lo stesso Presidente Napolitano, in carica a quei tempi, si complimentò elogiando i meriti dell’organizzazione.”

Una domanda ancora, volta a comprendere gli effetti ma anche le prospettive future, dopo un periodo turbolento che negli ultimi due anni ha intaccato anche il terzo settore: ”Siamo riusciti a sopravvivere grazie ai contributi della regione, la quale ha mostrato molta serietà, ma anche grazie alla preziosa collaborazione con professionisti del calibro del Maestro Giovanni Cultrera, per anni direttore artistico dei nostri eventi; rilevante la nostra presenza all’interno del Furs, Fondo unico regionale per lo spettacolo, dove dal 2015 resistiamo in fascia A, la più influente a livello regionale. È vero, abbiamo subito il colpo, non sono mancati gli ostacoli burocratici dovuti alle restrizioni e la gente ha bisogno di tempo per recuperare serenità e fiducia, ma sono molto ottimista, perché nonostante tutto -continua- abbiamo approntato una stagione d’alto livello per il 2022, molto ambiziosa.”

Di recente, durante il periodo natalizio, l’A.gi.mus ha ospitato un veterano della musica popolare mediterranea, Eugenio Bennato, che con la sua esibizione a Ragusa ha raccolto plausi e grande attenzione tra gli ospiti, affascinati dalla musica e dai messaggi del noto cantautore. E si continua, dunque, nel 2022 con una fiorente scelta di artisti ed eventi, inseriti all’interno della nota rassegna “Ibla Classica International”, presso il teatro Marcello Perracchio di Ragusa.

Danilo Maci

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