“Esprimiamo il nostro plauso più sincero per l’intero operato della Capitaneria di porto di Pozzallo nella spiaggia tra Acate e Scoglitti. Si tratta dell’ennesimo atto criminale perpretato dai ladri di futuro che nella nostra Regione operano da decenni smaltendo illegalmente i rifiuti e creando seri danni all’ambiente, alla salute dei cittadini e all’attività delle aziende serie, rispettose della legge. Grazie ai nuovi strumenti normativi previsti dalla legge sugli ecoreati, ottenuta dopo ventuno anni di lavoro della nostra associazione, è possibile contrastare con efficacia questi episodi, anche se resta irrisolto il problema della bonifica. “ – dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia.
Alessia Gambuzza, del direttivo Legambiente Sicilia, aggiunge -“Si tratta di un grave inquinamento, riconducibile per buona parte alle attività agricole condotte irregolarmente, noto da decenni la cui risoluzione non può prescindere da un intervento della Regione siciliana. Chiediamo con forza alla Regione di intervenire per velocizzare gli interventi di bonifica ormai non più rimandabili su quello che è un vero e proprio sito orfano, cioè un’area inquinata il cui risanamento non è imputabile a nessuno. La Regione si attivi con risorse proprie per realizzare la bonifica sul modello di quanto si farà sui trentasei siti orfani siciliani che verranno risanati utilizzando le risorse del PNRR. L’auspicio da parte nostra è che vengano presto individuati i responsabili ai quali la Regione siciliana potrà poi chiedere il risarcimento dei danni causati da questo scempio”-