“L’estensione della tipologia di adempimenti che possono essere oggetto di sospensione, includendo anche quelli extra tributari e civilistici, nonché tutti gli adempimenti nei confronti della Pubblica amministrazione, ma anche l’adozione di misure volte ad agevolare sul piano pratico l’applicazione delle disposizioni”. Sono queste le proposte avanzate anche da Anc Ragusa rispetto ai miglioramenti da apportare alla recente normativa che disciplina la sospensione della decorrenza dei termini degli adempimenti in caso di malattia e infortunio del professionista. Una battaglia che ha visto la realtà iblea supportare il livello nazionale da sempre impegnato per il riconoscimento del diritto del professionista a potersi curare senza dovere subire conseguenze di alcun tipo. “Proprio ieri – afferma il presidente di Anc Ragusa, Rosa Anna Paolino – c’è stata la presentazione dei contenuti della normativa così com’è a palazzo Giustiniani, nella sala Zuccari, appuntamento a cui ha preso parte il nostro presidente nazionale Marco Cuchel. Ed è stato quest’ultimo ad esprimere soddisfazione per il fatto che il lavoro svolto da Anc in tutti questi anni abbia adesso ottenuto un pubblico riconoscimento, esprimendo gratitudine a quanto hanno creduto in questa battaglia e hanno permesso al Paese di potere finalmente contare su una legge di civiltà e di buon senso. Allo stesso tempo, però, il presidente Cuchel, e noi siamo assolutamente sulla stessa lunghezza d’onda, riteniamo che questa norma debba costituire il punto di partenza e non di arrivo visto e considerato che ci sono numerosi aspetti che possono e devono essere migliorati per far sì che la tutela dei professionisti che si ammalano o che si infortunano gravemente sia garantita concretamente e pienamente, e non rischi di limitarsi a una sola enunciazione di principio. Da qui la necessità di presentare le proposte che si prefiggono di affinare ed implementare i contenuti della norma affinché gli stessi possano trovare applicazione nei riguardi di tutti i professionisti. E tutto ciò in virtù del fatto che stiamo parlando di un diritto universale quale quello alla salute”.
- 26 Dicembre 2024 -