Il perdurare della Pandemia può essere anche occasione per scoprire nuovi hobbies e magari un talento che non sapevamo di avere. Da hobby a passione, poi, è un attimo nel caso del gioco delle freccette. E che da gioco inizi ad essere praticato come sport il passo è altrettanto breve.
Nel nostro immaginario giocare a freccette consiste nel far centro ma in realtà si tratta di un vero e proprio sport, molto più interessante nelle sue regole, in realtà semplicissime da comprendere.
Ne abbiamo parlato con Carlo Di Raimondo, Presidente, ideatore e co-fondatore del Modica Dart Club, unica realtà che si occupa di freccette in Sicilia Orientale.
Nel nostro immaginario giocare a freccette consiste nel far centro ma in realtà si tratta di un vero e proprio sport, molto più interessante nelle sue regole, in realtà semplicissime da comprendere.
Ne abbiamo parlato con Carlo Di Raimondo, Presidente, ideatore e co-fondatore del Modica Dart Club, unica realtà che si occupa di freccette in Sicilia Orientale.
E’ possibile per chiunque approcciare alle freccette. Non esistono particolari requisiti ne un discrimine sull’età o sul genere. E’ uno sport altamente inclusivo, individuale quanto di gruppo, considerando che in Italia esiste una filosofia di “squadra” anche relativamente a sport individuali come questo.
Come si gioca?
Non è “far centro“ l’obbiettivo ma un combinato disposto di capacità di mira, di calcolo aritmetico basilare e di autocontrollo perché tutti i settori del dartboard (bersaglio), caratterizzato dalla divisione in spicchi, hanno “pari dignità”. Nello specifico una partita si compone di Legs nella variante di gioco “501” e l’obbiettivo è chiudere azzerando per sottrazione questo numero. Quindi lo scopo dei giocatori è “scendere” il più velocemente possibile per chiudere esattamente a zero il leg prima dell’avversario, usando le triple, ovvero i settori nella circonferenza interni al cerchio del dartboard e poi, in chiusura, le doppie, ovvero i settori nella seconda circonferenza più esterna in seno al darboard .
Gli spicchi sono divisi in numeri che vanno da 1 a 20 e ovviamente per scendere rapidamente da 501 proveremo il più possibile a martellare con le tre frecce che tocca tirare nel nostro turno il triplo 20 (60) o il triplo 19 (57), potendo totalizzare 180 (60 preso tre volte e sommato) o 171 (57 preso tre volte e sommato) da sottrarre al 501. Ovviamente un amatore/dilettante non pescano che saltuariamente le caselle triple.
Gli spicchi sono divisi in numeri che vanno da 1 a 20 e ovviamente per scendere rapidamente da 501 proveremo il più possibile a martellare con le tre frecce che tocca tirare nel nostro turno il triplo 20 (60) o il triplo 19 (57), potendo totalizzare 180 (60 preso tre volte e sommato) o 171 (57 preso tre volte e sommato) da sottrarre al 501. Ovviamente un amatore/dilettante non pescano che saltuariamente le caselle triple.
La chiusura in doppia consisterà nel portarsi dai 40 in giù e vincere il leg colpendo l’anello esterno di quel numero. Ad esempio si resta a 40 e noi tireremo a doppio 20 andando a colpire il settore più esterno del numero 20. Sbagliamo colpendo il 20 singolo? Rimarremo a 20 per sottrazione e andremo a colpire il settore più esterno del 10, che corrisponde a 10 x 2. E così via. Chiaramente se in chiusura colpiremo un numero dispari toccherà poi mettersi in pari per ritentare con la successiva freccia la chiusura.
Più semplice capirlo provando a praticare…
Esatto. E’ ostico spiegare il gioco senza avere davanti un bersaglio ma spero di essere stato chiaro e che il lettore non si sia già scoraggiato! In realtà basta un leg guidato per capire subito il gioco, nella variante 501 ovviamente. Esistono infatti tante altre opzioni di gioco possibili, dal cricket a migliaia di altre modalità, perlopiù usate in allenamento da chi pratica costantemente questo Sport, riconosciuto come tale in particolare nella variante 501 Double out precedentemente spiegata.
Basta comunque dare un’occhiata su youtube cercando “darts 501 DO” per avere un rapido tutorial del gioco, ormai presente regolarmente sui canali pay in televisione, in occasione degli eventi professionisti organizzati dalla PDC (Professional Dart Corporation) che sono davvero spettacolari.
Basta comunque dare un’occhiata su youtube cercando “darts 501 DO” per avere un rapido tutorial del gioco, ormai presente regolarmente sui canali pay in televisione, in occasione degli eventi professionisti organizzati dalla PDC (Professional Dart Corporation) che sono davvero spettacolari.
Da dove nasce questa passione?
Dalla mia permanenza in Emilia Romagna dal 2004 al 2017. Sono sempre stato un giocatore discontinuo nei risultati ma la “malattia” delle freccette mi ha preso quasi subito e con abnegazione, senza avere un particolare talento, mi sono tolto pure qualche soddisfazione. Ho militato in due squadre FIGF (Federazione Italiana Gioco Freccette) in Emilia Romagna e ho preso parte agli individuali regionali e a tre kermesse nazionali. In qualità di semplice partecipante eh! Non sono mica un campione!
Mi ha stuzzicato notevolmente anche l’aspetto e la potenzialità aggregativa che ci sta dietro a questo sport e tutto quello che ruota intorno sul piano organizzativo, perciò una volta tornato in mobilità qua a Modica, mi sono dato da fare per contagiare altri col morbo delle freccette. E ci sono riuscito a cominciare dal mio carissimo amico e vicepresidente del Dart Club Stefano Caruso. Adesso stiamo pian piano crescendo e contiamo dieci tesserati (non pochi per un dart club) nel circuito WDA (Webcam Dart Association) e presto ci tessereremo anche con FIGF per giocare i campionati italiani in presenza in giro per l’italia
Mi ha stuzzicato notevolmente anche l’aspetto e la potenzialità aggregativa che ci sta dietro a questo sport e tutto quello che ruota intorno sul piano organizzativo, perciò una volta tornato in mobilità qua a Modica, mi sono dato da fare per contagiare altri col morbo delle freccette. E ci sono riuscito a cominciare dal mio carissimo amico e vicepresidente del Dart Club Stefano Caruso. Adesso stiamo pian piano crescendo e contiamo dieci tesserati (non pochi per un dart club) nel circuito WDA (Webcam Dart Association) e presto ci tessereremo anche con FIGF per giocare i campionati italiani in presenza in giro per l’italia
Che prospettive avete nel breve, medio e lungo periodo?
Abbiamo scelto di prendere parte al momento soltanto al circuito WDA, gestito in Italia dalla ASD Gameonline, un po’ a causa della pandemia e un po’ in attesa di “solidificare” il gruppo in uno zoccolo duro di praticanti non occasionali disposti in futuro anche a spostamenti geografici per giocare pure in presenza nel circuito della FIGF, perché proprio il nostro gap geografico ha sempre rappresentato il primo grande ostacolo alla nostra crescita. Fondare e gestire un DC qua non è la stessa cosa che farlo in regioni dove le freccette sono assai diffuse, come nel nord-est italiano, anche se per la verità ormai, complice la TV, le freccette crescono dappertutto. Siamo stati comunque i primi in Sicilia ad avviare un club freccettistico Steel (ovvero a punta in ferro), ben diverso dal gioco del soft darts che comunemente troviamo nelle sale giochi, caratterizzato dalle punte in plastica e dalla macchina a gettoni che ti segna i punti. Qua gettoni non ce ne sono… non costa praticamente nulla iniziare a praticare e accedere nel nostro club per curiosità o col desiderio di praticare è del tutto gratuito.
Il nostro proposito è intanto iniziare il campionato WDA ad hoc organizzatoci dalla ASD Gameonline, che ci aggregherà altri 7 giocatori per un campionato che verosimilmente si disputerà all’italiana su webcam, con un calendario che scorrerà fino all’estate e con due posti validi per la serie B individuale WDA 2022-2023. Gli altri che non vi accederanno parteciperanno in individuale alla Serie C. Per la serie A tempo al tempo….
Ma, proposito ancora più importante, è crescere nei numeri perché più la base cresce, più emergono “talenti nascosti“ capaci di apprendere e interpretare il gioco subito a buoni livelli. E più ampia è la base più ai vertici nazionali si potrà cominciare a parlare di professionismo, ancora sconosciuto in Italia.
Il nostro proposito è intanto iniziare il campionato WDA ad hoc organizzatoci dalla ASD Gameonline, che ci aggregherà altri 7 giocatori per un campionato che verosimilmente si disputerà all’italiana su webcam, con un calendario che scorrerà fino all’estate e con due posti validi per la serie B individuale WDA 2022-2023. Gli altri che non vi accederanno parteciperanno in individuale alla Serie C. Per la serie A tempo al tempo….
Ma, proposito ancora più importante, è crescere nei numeri perché più la base cresce, più emergono “talenti nascosti“ capaci di apprendere e interpretare il gioco subito a buoni livelli. E più ampia è la base più ai vertici nazionali si potrà cominciare a parlare di professionismo, ancora sconosciuto in Italia.
Ha accennato ai costi da sostenere per praticare questo sport. Approfondendo?
Minimi. Un tris di freccette, un bersaglio da montare a casa con apposita illuminazione, una webcam e una tessera da 15 euro valevole per un anno, per chi vuole accedere ai campionati. Altrimenti nemmeno quella. Anche giocare online a freccette è completamente gratuito, ma se “ci prendi“ tanto vale cimentarti nei tornei, che prevedono un ranking e per i più forti in Italia anche il pass per la PDC.
Totale per iniziare quindi sui 70 Euro. Chi vuol provare può trovarci una volta a settimana (la giornata viene decisa il fine settimana per la successiva) nel nostro club, munito di tre pedane da gioco, ma chiaramente coi tempi che corrono al momento evitiamo di riunirci. Del resto abbiamo i nostri dartboard anche a casa e possiamo giocare tra noi e con tutto il mondo anche online, perché mio preciso obbiettivo, pianificando per step la nostra crescita, è stato sin dall’inizio: “Pedane domestiche-Tesseramento WDA-Inizio stagione agonistica-Tesseramento FIGF-attività in presenza”
Totale per iniziare quindi sui 70 Euro. Chi vuol provare può trovarci una volta a settimana (la giornata viene decisa il fine settimana per la successiva) nel nostro club, munito di tre pedane da gioco, ma chiaramente coi tempi che corrono al momento evitiamo di riunirci. Del resto abbiamo i nostri dartboard anche a casa e possiamo giocare tra noi e con tutto il mondo anche online, perché mio preciso obbiettivo, pianificando per step la nostra crescita, è stato sin dall’inizio: “Pedane domestiche-Tesseramento WDA-Inizio stagione agonistica-Tesseramento FIGF-attività in presenza”
Concludendo, chi vuole iniziare come può prendere contatti con voi?
Al momento tramite la nostra pagina FB Modica Dart Club. Più avanti implementeremo la nostra attività social e i contatti con le istituzioni e le altre realtà sportive locali. Occorre prima raggiungere questi primi obbiettivi che ci siamo prefissati, onde evitare di costruire castelli progettuali in aria senza nel frattempo “quagliare nulla”. Auspichiamo interesse da parte dei curiosi e saremo felici di accogliere e illustrare a chiunque, attraverso i nostri player, il sottoscritto e Stefano, questo meraviglioso sport!