Non è solo il Giardino ibleo a fare registrare disagi legati alla mancata manutenzione e sistemazione del verde pubblico. Ci sono anche altre zone della città antica che, da questo punto di vista, meriterebbero di essere poste sotto i riflettori dal Comune. “Che, purtroppo, però – spiegano da Comibleo Ragusa – fa troppo poco, o addirittura nulla, per cercare di ovviare a questa situazione di lassismo”. E’ il comitato spontaneo dei residenti a fare un monitoraggio di tutto ciò che non va. Rammaricandosi sempre per la costante disattenzione in un’area urbana che ospita siti Unesco e che, quindi, dovrebbe essere un fiore all’occhiello su ogni versante. Disagi riguardanti il mancato taglio del verde pubblico, dunque, a cominciare dal corso Mazzini, via Del Mercato, via M.P. Arezzo, oltre alla circonvallazione dove, lungo il lato a valle, in vari tratti i pullman sono costretti a invadere la corsia opposta per non sbattere contro i rami sporgenti degli alberi. Inoltre, lungo il lato a monte sottostante via Alfredo Oriani la vegetazione ostacola il transito pedonale ostruito da rami di alberi e di fichidindia.
“Un altro problema – chiariscono da Comibleo – è rappresentato dalla curva sottostante il convento dei cappuccini di via Di Quattro dove i rami non potati ostruiscono l’impianto di pubblica illuminazione e rendono pericoloso il percorso serale dei pedoni che utilizzano il parcheggio limitrofo. Si registra, altresì, la mancata rimozione dell’albero spontaneo di milicucco dall’ingresso laterale della palestra della scuola media Giovanni Pascoli di via San Domenico, che può provocare danni, circostanza che avevamo già segnalato da oltre un anno. E, ancora, l’albero di corso Don Minzoni, all’angolo di largo Giusti, piantumato in un sito del tutto inadeguato per le sue caratteristiche di crescita e che ha scalcinato il marciapiede, rendendo pericoloso il percorso pedonale proprio lì dove c’è la fermata dei bus urbani. Lo stesso problema si verifica lungo il marciapiede sul lato a valle del corso Don Minzoni, prospiciente il parcheggio Mafarda, con la pavimentazione sollevata dagli alberi di ulivo e carrubo, impropriamente piantumati nel posto meno indicato, marciapiede reso pure scivoloso dagli ulivi caduti e mai spazzati. Infine, segnaliamo la mancata potatura degli alberi di discesa Peschiera e della scalinata di collegamento di via Giardino con la discesa Peschiera, con il canale di gronda di Discesa Peschiera completamente ostruito dalla vegetazione spontanea di ligustro ormai trasformatasi in grosse piante”.
- 26 Dicembre 2024 -