Dopo essersi complicata la vita nel girone di qualificazione ai prossimi mondiali in Qatar cedendo il primo posto alla Svizzera, l’Italia di Roberto Mancini è chiamata a tentare il tutto per tutto negli spareggi che cominceranno dal 24 marzo 2022. La squadra che ha fatto esultare un’intera nazione vincendo un po’ a sorpresa gli europei sembra lontana anni luce e lo spettro di un nuovo fallimento, dopo la mancata partecipazione a Russia 2018 sotto la guida di Ventura, aleggia sugli azzurri. Sulla nostra strada troveremo Macedonia del Nord, Portogallo e Turchia: ma quanto rischia davvero l’Italia?
Spareggi, nuova formula con gare secche
Gli spareggi per le qualificazioni ai mondiali di Qatar 2022 seguono per la prima volta una formula con semifinali e finali in gara secca. A contendersi gli ultimi tre posti valevoli per la competizione continentale, come spiega Sky Sport, sono le seconde classificate ai gironi di qualificazione, tra cui appunto l’Italia, e le due migliori dell’ultima Nations League, ossia Austria e Repubblica Ceca, che pur non avendo finito seconde hanno comunque maturato il diritto a disputare i playoff.
Il sorteggio di qualche giorno fa ha definito il quadro degli spareggi, destinando in semifinale all’Italia la nazionale nordmacedone di Goran Pandev, per una sfida che porterà la vincitrice a battersi in finale contro la vincente tra Portogallo e Turchia. Se la prima gara per gli uomini di Mancini risulta abbastanza accessibile, di certo l’eventuale finale non sarà una passeggiata, considerando il valore dell’undici di Stefan Kuntz e soprattutto dei lusitani, che possono sempre vantare un Cristiano Ronaldo capace di fare male in qualsiasi momento nonostante i suoi ormai 36 anni.
Difficile oggi immaginare l’epilogo di queste due importantissime gare, ma di sicuro il CT è chiamato a rimettere insieme i pezzi di un puzzle che in soli quattro mesi sembra essere andato in frantumi.
I mille dubbi del Mancio: su chi puntare per non rovinare tutto?
Roberto Mancini si trova di fronte a un difficilissimo rebus da sciogliere, la cui soluzione potrebbe determinare la qualificazione ai prossimi mondiali di calcio. Le ultime opache prestazioni degli azzurri, infatti, hanno portato alla luce tutte le pecche di una squadra che in estate sembrava imbattibile, soprattutto nella fase offensiva dove mancano calciatori in grado di fare la differenza. Immobile, Insigne, Belotti, Berardi, sono tutti nomi di sicuro valore ma che sembrano tuttavia non riuscire a esprimere tutte le loro potenzialità in maglia azzurra, come dimostra per esempio la sterilità del bomber della Lazio in nazionale.
Una delle idee balenate in questi ultimi giorni, come raccontato anche da Calcionews24, è la possibilità di nazionalizzare il centravanti del Cagliari Joao Pedro (oltre ad altri giocatori come Luiz Felipe e Ibanez) per migliorare il tasso qualitativo della squadra; i più scettici tuttavia criticano la soluzione, evidenziando come il futuro della nazionale maggiore non possa passare dai piedi di un ripiego proveniente da una squadra che, anche secondo gli esperti di analisi sportive di Betway, sembra avere pochissime chance di salvarsi dalla retrocessione.
Al di là di eventuali innesti di questo tipo, sarà intanto fondamentale tenersi stretti gli elementi più importanti di questa squadra, come l’ormai imprescindibile Barella, e studiare le nuove opportunità provenienti dal campionato, che sta già mettendo in luce alcuni interessanti talenti come Aramu e Dimarco. Quattro mesi non sono certo tanti, ma possono bastare per ridare slancio a una nazionale che necessita solo di qualche ritocco: non dimentichiamoci di aver messo alla strette Spagna e Inghilterra e di esserci laureati meritatamente campioni d’Europa!