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Malesia. Monsone: 41mila sfollati, 14 vittime, molti dispersi

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Il primo ministro malese, Ismail Sabri Yaakob, ha annunciato in queste ore che il Governo ha stanziato una prima trance di 23 milioni di dollari di aiuti per i danni subiti dalle abitazioni e infrastrutture danneggiate dalle alluvioni che continuano tuttora ad imperversare in Malesia, definendo le inondazioni le peggiori degli ultimi 100 anni. Sono stati inviati nelle zone alluvionate più di 66mila tra poliziotti, soldati e vigili del fuoco che partecipano alle attività di emergenza e soccorso alle persone intrappolate nelle loro case, che nella sola Selangor hanno causato almeno 15mila sfollati. La Malesia ha due stagioni caratterizzate da forti piogge: la prima proveniente dal monsone di sud-ovest (maggio-settembre) e l’altra dal monsone di nord-est (ottobre-marzo), la più intensa,  che colpisce la parte orientale della penisola malese e l’isola del Borneo. Il Dipartimento di Meteorologia ha confermato che l’allerta meteo continua  in alcune zone come Cameron Highlands, Raub, Kuantan, Temerloh e Pekan, cittadine interessate dal passaggio del monsone. Secondo l’agenzia statale definita anti-disastri, forti piogge e inondazioni hanno colpito anche alcuni terminal del porto marittimo di Klang, il più importante del Paese. Numerose strade sono state distrutte dalla furia dell’acqua nelle comunità di  Kelantan, Terengganu, Pahang, Negeri Sembilan e Melaka. Le inondazioni stanno  paralizzando l’attività anche in alcune aree della capitale Kuala Lumpur.

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