Il direttore del Centro nazionale di ricerca per l’epidemiologia e la microbiologia Gamaleya di Mosca, Alexander Guíntsburg, ha assicurato che il vaccino russo Sputnik V ha un’efficacia stimata tra l’83 e il 94 per cento contro la variante Delta. Lo scienziato ha sottolineato che si tratta di una cifra nettamente superiore a quella mostrata dai vaccini Pfizer e Moderna, “che secondo i dati delle università israeliane e americane -ha aggiunto- mostrano un’efficacia tra il 40 e il 52 per cento”. La variante Delta, i cui primi casi sono emersi in India, è presente in almeno 100 nazioni nel mondo. Secondo i rapporti degli epidemiologi, è tra il 30 e il 60 per cento più velocemente trasmissibile rispetto ad altre varianti del coronavirus. Delta è stato il principale responsabile dell’aumento dei casi negli Stati Uniti durante i mesi di luglio e agosto, dove oltre l’80 per cento dei pazienti positivi presentava questa variante.