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Dialisi a Scicli. Guasto ai condizionatori ma non ci sarà chiusura

Tempo di lettura: 2 minuti

Un guasto avvenuto al sistema di condizionamento dell’aria in prossimità di ferragosto, un periodo in cui sì è reso difficile un immediato intervento a causa dell’entità del danno, ha indotto il responsabile della Nefrologia a garantire le prestazioni ai pazienti dializzati in altre sedi aziendali. Il guasto sarà certamente risolto quanto prima e sarà garantito il servizio di dialisi a Scicli smentendo appunto inutili allarmismi che non giovano a rendere sereno il clima in un momento tanto difficile soprattutto per il sistema sanitario a causa dell’incremento dei contagi da Covid.

 L’Asp, da tempo, ha attivato un   percorso virtuoso di migliorie terapeutiche nell’ambito delle prestazioni dialitiche a benefico dei pazienti emodializzati del territorio. Pertanto, risulta dissonante e pretestuoso che l’attenzione si focalizzi – solo per mera ricerca spasmodica del sensazionalismo giornalistico – sulle cose negative dimenticando che l’ASP di Ragusa è stata la prima provincia siciliana ad avere iniziato il percorso vaccinale alla popolazione emodializzata del territorio e conseguentemente di aver registrato il più basso indice di positività e di mortalità al COVID19 verso questa categoria di pazienti fragili.

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2 commenti su “Dialisi a Scicli. Guasto ai condizionatori ma non ci sarà chiusura”

  1. E veramente incredibile, stiamo parlando del reparto emodializzati…… E finiamo nei vaccini. Roba da matti!!! Basta non se ne può più!!!! Piuttosto cercate di sistemare il reparto.

  2. E’ importante divulgare queste informazioni, utili a tranquillizzare chi non conosce le dinamiche. La vaccinazione degli utenti emodializzati è un risultato eccellente, aiutare i più fragili è stato uno dei primi obiettivi della sanità pubblica. Occorre rendere obbligatorio, anche a costo di proteste dei “soliti” bastian contrari e negazionisti sia a tutti i malati cronici che a tutte le persone in età avanzata. Le categorie più fragili sono quelle che contano il maggior numero di morti. La vaccinazione di tutti è l’unico modo per debellare la pandemia, e non bisogna guardare in faccia nessuno.

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