“Non ci sono dubbi. La bocciatura dell’ex area del parco agricolo urbano apre una ferita nel territorio ragusano che ha anche una ricaduta politica di grandissima valenza. Al di là dell’esito della mozione di sfiducia presentata ai danni dell’assessore all’Urbanistica della Giunta Cassì, non certo un attacco personale bensì per evidenziare la malafede rispetto a un atto politico di rilevante importanza per la nostra città, vogliamo precisare che chi ha votato no alla sfiducia ha avallato questa menzogna, chi invece ha votato sì ha messo in evidenza la necessità di ricercare la verità”.
E’ quanto sottolinea il capogruppo M5s al Consiglio comunale, Sergio Firrincieli, a proposito di quanto accaduto martedì pomeriggio in aula a palazzo dell’Aquila. “E’ il caso di ribadirlo – continua Firrincieli – dalle istituzioni ci aspettiamo onore, disciplina, dignità e rispetto. Gli errori, per carità, ci possono stare. Nessuno è perfetto. Ma mentire sapendo di mentire apre un vulnus politico che deve essere messo in rilievo. Noi l’abbiamo fatto presentando la mozione di sfiducia. E abbiamo voluto sottolineare questa carenza di corretto atteggiamento politico che stigmatizziamo con forza. Dire una bugia alla collettività ragusana non è accettabile. Tra l’altro, per quello che ci risulta, non è la prima bugia, sul piano politico, da parte della Giunta Cassì e tutto ciò non rende onore all’attuale Amministrazione. Il sindaco, quando abbiamo presentato questo atto nel maggio scorso, ha detto che sarebbe stata una verifica in aula per comprendere se la maggioranza si sarebbe rivelata compatta, così come le opposizioni. Queste ultime, invero, compatte non lo sono state, soltanto cinque i “no” con due astensioni e alcune assenze. Sarà occasione per una nostra riflessione interna. Ma neanche la maggioranza se la passa tanto meglio. Visto che i voti a favore sono stati 13, quindi meno di quelli che ci si aspettava, per non parlare del fatto che alla seduta non erano presenti tre assessori, Iacono, Barone e Spata, i quali, evidentemente, non hanno voluto dimostrare la propria vicinanza al collega che passava sotto le forche caudine della sfiducia. Sono i sintomi di scricchiolii che continuano a imperversare in Giunta? Vedremo”.
“Una cosa è certa – conclude Firrincieli – E cioè che abbiamo voluto mettere in primo piano questa situazione politicamente discutibile. E lo abbiamo fatto con un atto che ha messo a nudo i limiti di questa Amministrazione. No alle bugie politiche e amministrative”.