
La Procura della Repubblica di Ragusa ha riaperto, dopo 49 anni, l’indagine sul caso Angelo Tumino, ovvero l’omicidio irrisolto dell’ingegnere ragusano sul quale indagato il giornalista Giovanni Spampinato. Tumino fu ucciso il 25 febbraio del 1972 mentre il cronista de “L’Ora” ebbe la stessa sorte otto mesi dopo, ovvero il 27 ottobre.
Dopo l’uccisione di Tumino iniziò l’inchiesta giornalistica di Giovanni Spampinato che, nei mesi successivi, raccontò le evoluzioni delle indagini e le storie di personaggi poco chiari, appartenenti alla destra eversiva, che si intrecciavano con le trame dell’omicidio. Ipotizzò che Tumino fosse implicato in attività di ricettazione di antiquariato proveniente dalla Grecia, sotto il regime dei colonnelli, e di armi e stupefacenti che viaggiavano con i reperti storici. Raccontò della presenza di Stefano Delle Chiaie, noto stragista nero, e di altri luogotenenti di Iuno Valerio Borghese, che erano spesso in compagnia dell’On. Cilia, eletto tra le fila del MSI, e che preparavano il terreno per il tentativo di golpe, poi avvenuto nel 1978. Delineò le prime trame di una tela che fu scoperta solo con le indagini degli anni ’80, conosciute come “Gladio”, riguardanti i rapporti tra la destra eversiva, appunto, e i servizi segreti deviati.
Tuttavia, questo quadro non era condiviso dal resto della città. Un delitto passionale doveva essere stato, dato che l’ingegnere era noto fimminaro. Era un’ipotesi più semplice da metabolizzare.
L’inchiesta di Spampinato, invece, conduceva al nome di Roberto Campria, figlio del Presidente del Tribunale di Ragusa, l’ultimo ad essere stato visto in compagnia dell’ingegnere Tumino. Lo stesso Campria presente a casa Tumino a poche ore dal ritrovamento del corpo dell’ingegnere.
7 commenti su “Ragusa, riaperta l’indagine sul caso Tumino dopo 49 anni”
Ecco perché la Procura non ha tempo da dedicare alle querele ed agli esposti dei giorni nostri.
Si sono dedicati all’archeologia giudiziaria..
Conosco un tizio che ha presentato ben 4 ( quattro ) querele avverso un soggetto dedito al malaffare e non hanno preso alcun provvedimento a distanza di oltre 30 mesi.
In una di questa querela è evidenziata la flagranza, con recupero di attrezzature di valore, emersa pure la ricettazione di terzi.
I reati negli esposti vanno dalla truffa aggravata, furto aggravato e minacce aggravate, e solo dopo varie richieste fatte ai CC ( ben 6 ripetute volte ) è scattata l’estorsione in flagranza.
Ma tutt’ora non si ha notizia di alcuna forma di azione nei confronti del reo.
A me risulta che certi reati, hanno l’obbligatorietà d’azione…
E dire che accorpare le quattro querele, e procedere ad un rinvio a giudizio potrebbe accelerare tempi e procedure.
A mio parere “sento puzza di bruciato”…
Io farei ricorso a cosa prevede la Legge in questi casi.
Chissà se a “muricana” ha raccontato quanto in sua conoscenza?
Se non ricordo male, negli anni a seguire l’omicidio, presso una succursale bancaria della provincia un ragazzo ( il figlio ? ) prelevava un importo mensile di mantenimento..
Chi elargiva l’importo?
certo che lei non sa che non fu mai aperto un procedimento per quell’omicidio, stiamo parlando di omicidio e non di beghe da condominio. Ma ora che lo sappiamo, la Procura chiederà a lei prima di aprire una indagine, non vorremmo che lei la ritenesse archeologia giudiziaria…
@ ‘zulu:
Pur di darmi contro, venderebbe l’anima al diavolo.
Povero ‘zulu, manifesta seri problemi di personalità disturbata..
Ma cosa le rode?
Ma io sono entrato nel merito, ho spiegato che è stato un caso irrisolto di omicidio, non di una bega da quattro soldi o bisticci vari. Non vado contro nessuno, esprimo solo il mio parere liberamente. Saluti
In tutta sincerità mi sembra una scopazziatura del ” caso Pipitone “.
Chi ci garantisce che non interessi a “qualcuno” per ritornare sui media per mania di protagonismo, o per puro esibizionismo.
Un conto sono 20 anni di indagini fatte mali, un conto 50 anni.
Certo potrebbe esserci uno spiraglio di luce, un indizio importante…ma l’omertosa Ragusa con tutte le sue associazioni coperte e scoperte consentirà di fare emergere la verità sepolta.
Torno a ripetere, sento odore di “escamotage” per arrivare da qualche parte.
Far parlare per attirare l’attenzione dei media per arrivare da qualche parte… insomma uno specchietto per le allodole.
Vedremo nei prossimi passaggi l’evoluzione che ne scaturirà.
N.B. Ragusa è un pozzo di personaggi dalla molteplice immagine, girano maschierati per celare sporchi tornaconti personali.