La direzione provinciale di Ragusa dell’Agenzia delle entrate è ormai al collasso per quanto riguarda la consistenza di organico anche in seguito agli ultimi pensionamenti. E’ il senso della forte denuncia che arriva dalla Cisl Fp Ragusa Siracusa in una nota che, sottoscritta dal segretario generale, Daniele Passanisi, e dal responsabile dipartimento funzioni centrali, Giovanni Scrofani, è stata trasmessa al direttore regionale della Sicilia di Agenzia delle entrate e, per conoscenza, al direttore provinciale di Ragusa. “Riscontriamo, purtroppo, che – sottolineano i vertici della Cisl Fp Ragusa Siracusa – nonostante le dovute segnalazioni, i ripetuti sit-in dei lavoratori per evidenziare sia i disservizi via via sempre maggiori per l’utenza sia la difficoltà e lo stress per i funzionari gravati di carichi di lavoro insostenibili, da parte della Direzione regionale Sicilia e della Direzione centrale si è registrata l’inerzia più assoluta e addirittura iniziative “punitive” nei confronti delle posizioni organizzative degli uffici territoriali, duramente rimproverati dalla direzione regionale per il fatto di avere formalizzato le denunce pubbliche. Le stesse posizioni organizzative, inoltre, sono state accusate di incapacità gestionale come se i vertici dell’Agenzia non conoscessero la disperata situazione delle risorse umane e gli enormi sacrifici che ci si sobbarca ogni giorno per cercare di tenere aperti e funzionanti gli uffici. A seguito degli ultimi pensionamenti, la carenza di personale che accomuna tutta l’Agenzia delle Entrate, ma in maniera particolare la Regione Sicilia e ancor più la provincia di Ragusa, ha raggiunto un livello che non ha eguali in alcun altro territorio”.
La Cisl Fp porta, a titolo esemplificativo, una serie di esempi. Ragusa conta su 315.601 abitanti: la situazione di quest’ultima con 108 dipendenti di Agenzia delle entrate appare nettamente ed ingiustamente deficitaria: Macerata (310.815 abitanti) conta 159 dipendenti, Pordenone (310.502 abitanti) 142 dipendenti, Viterbo (309.795) 144 dipendenti. “E in più – proseguono Passanisi e Scrofani – con gli uffici territoriali non più in grado di garantire i servizi indispensabili all’utenza, nonostante le aperture due giorni a settimana degli uffici di Vittoria e Modica, la direzione provinciale nelle ultime settimane, al fine di evitare di incorrere in responsabilità contabili o penali, ha trasferito carichi di lavoro degli uffici territoriali in capo all’ufficio controlli, alleggerendo in misura minima gli uffici territoriali (che comunque erano e rimangono molto al di sotto della soglia minima di decenza per poter funzionare) ma gravando i funzionari dell’Area controllo di carichi spropositati”.
Il sindacato evidenzia, inoltre, che “i lavoratori, per cercare di raggiungere obiettivi totalmente fuori portata, diventano oggetto di continue pressioni e stress psicologico da parte dei superiori assegnatari di obiettivi irrealizzabili e sui quali saranno giudicati con conseguenze anche gravi sulla propria carriera. Gli abnormi carichi di lavoro potranno infatti generare, a seguito delle citate pressioni e del conseguente stress lavoro correlato, un elevato rischio di commettere errori o omissioni che comprometterebbero la legittimità degli atti emessi, con conseguente danno erariale imputabile a tutti i funzionari coinvolti. La Cisl Fp chiede che, considerato che non sarà possibile a breve l’ingresso di altro personale, il trasferimento di personale dall’Ufficio controlli agli uffici territoriali o di lavorazioni dagli uffici territoriali all’Ufficio controlli sia accompagnato da una corrispondente e proporzionale riduzione degli obiettivi dell’Ufficio controlli affinché determinate scelte di indirizzo politico in seno all’Agenzia non si risolvano soltanto nel danno di carriera e patrimoniale di posizioni organizzative e capi team del controllo ed in una esasperazione dello stress lavoro correlato e quindi in un peggioramento irreparabile dell’ambiente lavorativo”.
- 26 Dicembre 2024 -