L’associazione “Confronto” da sempre impegnata a sostenere la valorizzazione del Palazzo di Giustizia e ad ottenere il suo utilizzo quale sede distaccata del Tribunale di Ragusa, aderisce alla “mobilitazione territoriale” decisa dal comitato pro-tribunale. La scarsa attenzione riservata alle questioni legittimamente poste da anni dal Comitato ed il silenzio che hanno caratterizzato il comportamento dei responsabili istituzionali e del Tribunale e di buona parte della Classe Dirigente iblea, impongono una decisa presa di posizione tesa, prima d’ogni cosa, a “svegliare” gli eletti e tutti i rappresentanti istituzionali, politici, parlamentari, sindacali, professionali ed imprenditoriali che non possono non porsi il problema della precaria organizzazione logistica ed operativa del tribunale, a seguito dell’accorpamento voluto dalla legge di riforma. Una riforma voluta per risparmiare, per snellire la giustizia e per accelerare le risposte agli utenti, e che, nei fatti, è costata e continua a costare tanto ed ha determinato, se non l’ingolfamento, un penalizzante accumulo di inefficienze e di ritardi che, se non si corre ai ripari, concorreranno a ulteriormente sfiduciare gli utenti e ad allontanare sempre di più i cittadini dalle istituzioni.
“Confronto” condivide e sostiene l’iniziativa anche per verificare direttamente l’impegno degli eletti e dei rappresentanti del territorio che, salvo qualche apprezzata eccezione, non sempre si sono dimostrati interessati al problema. La mobilitazione servirà a far conoscere la posizione di ognuno di loro, e non solo. La mobilitazione, infatti, si rende utile anche per vedere come la pensano gli avvocati che per non sbilanciarsi accettano di operare in condizioni non certo adeguate alle esigenze del loro delicato lavoro.
“A tutti vogliamo far capire – ha sottolineato Enzo Cavallo – che al di là del fatto che il palazzo di giustizia che indichiamo come sede distaccata del Tribunale di Ragusa, sia a Modica, la questione riguarda tutta la provincia. Non può lasciarsi chiusa una struttura moderna e funzionale, per ammassare il tutto in una struttura inadeguata che, oltre a non avere alcuni requisiti essenziali, è di fatto insufficiente per ospitare tutte le attività e tutti i servizi del Tribunale di Ragusa. Noi non rispondiamo alle provocazione ma auspichiamo e sollecitiamo una generale presa di coscienza sui reali problemi determinati dall’accorpamento, per arrivare al loro superamento attraverso la riapertura del palazzo di giustizia di Modica: gli effetti torneranno utili a tutti gli utenti della provincia e nessuno potrà addebitare alla classe dirigente iblea il fatto di non aver saputo assicurare servizi giudiziari adeguati alla storia ed alle esigenze del territorio, e di aver consentito la dismissione e l’abbandono di una struttura costata ai contribuenti quasi 11 milioni di euro: circa ventidue miliardi delle vecchie lire. Insieme e col necessario buon senso ce la faremo! E’ vero che i problemi del nostro territorio hanno bisogno degli interventi dei nostri governanti regionali e nazionali, ma è soprattutto vero che la loro soluzione, prima che da altri, dipende dalla buona volontà e dalla capacità dei nostri rappresentanti e da chi sa di essere depositario della fiducia dei cittadini”
- 26 Dicembre 2024 -
1 commento su “Mobilitazione Tribunale di Modica. “Confronto” in prima linea”
Agli”eletti”non ha interessato avere 2 Tribunali ( 2 Procure ) sul territorio..e non interessa una sede distaccata..
Gli avvocati , a parte qualche singolo caso ( Carmelo Scarso ad esempio ) hanno timore a mettersi contro i magistrati..con cui poi devono confrontarsi nei processi…
Ben vengano i ” confronti” con gli eletti…per quel che valgono..
Il problemi sono “sotterranei” ..e portati avanti da colori che hanno INTERESSI personali…
Il PROBLEMA è dato dalle Istituzioni “latitanti”che non hanno voluto applicare le Leggi Vigenti..
Si potrebbero configurare connivenze, abusi ed omissioni molto gravi e circostanziati…