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Palazzo Floridia di Modica: “Un danno evidente per la città”

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La notizia di questi giorni che all’interno di un avviso pubblico finalizzato ad acquisire entro il prossimo 23 marzo manifestazioni di interesse in ordine alla vendita di immobili di proprietà del Libero Consorzio, è contenuto anche Palazzo Floridia, ha destato immediatamente contrarietà e preoccupazione sul futuro uso privatistico dell’immobile.

Come è noto l’edificio, casa natale dell’illustre Maestro Pietro Floridia, fu acquistato dalla Provincia Regionale di Ragusa nel 2001 per destinarlo a centro culturale, al fine di rendere omaggio al grande musicista di origini modicane, conosciuto in tutto il mondo; lo stesso ente nel 2009, a tale scopo,  decise di provvedere alla redazione di un progetto per la messa in sicurezza ed il recupero dell’edificio.

Proprio alcuni giorni fa, il 7 marzo scorso, l’Associazione Guide Turistiche di Ragusa, in occasione della Giornata Internazionale delle Guide, con il patrocinio del Libero Consorzio, ha organizzato una meritoria iniziativa on line sulla vita del Maestro Floridia e, per la prima volta, ha fatto conoscere gli interni dell’importante edificio.

“Siamo convinti e confermiamo, come espresso in altre occasioni, che la cessione dell’immobile ai privati costituirebbe per il comprensorio ibleo, ma soprattutto per la città di Modica, un evidente danno, sia dal punto di vista culturale, sia per il recupero ed il rilancio turistico di Modica Alta, dato che l’edificio, tra l’altro, è collocato in un naturale percorso tra il complesso di Santa Maria del Gesù, la Chiesa di San Giovanni, il Castello dei Conti, la Chiesa di San Giorgio e Casa Quasimodo – dice Vito D’Antona di Sinistra Italiana -.  Al fine di non privare il territorio di un potenziale monumento da rendere fruibile ai cittadini e ai turisti, La invitiamo a sospendere la vendita dell’immobile e a riprendere il progetto di recupero, contenuto fino al 2012 nel Piano triennale delle opere pubbliche dell’allora Provincia Regionale.

Ricordiamo che nell’agosto del 2012 in una precedente occasione, l’allora Commissario Straordinario della Provincia, avv. Giovanni Scarso, depennò da un analogo bando un immobile storico a Ragusa, il Mulino di San Rocco”.

Per quanto riguarda la copertura finanziaria del progetto, attesa la situazione finanziaria dei Liberi Consorzi in Sicilia, secondo D’Antona potrebbe essere assicurata dai finanziamenti che, grazie anche alla  riunione di lunedì scorso, sono legati alla individuazione proprio in questi giorni, delle proposte del cosiddetto “Recovery found”, se solo si volesse inserire la ristrutturazione dell’immobile tra i progetti da scegliere.

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