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Minoranza Modica. Mozione per conferire simbolicamente cittadinanza a Patrick Zaki

M5S, Modica 2038 e PD promotori di un’iniziativa a sostegno dell’importante causa umanitaria
Tempo di lettura: 2 minuti

Nei giorni scorsi, tutti abbiamo conosciuto la triste storia del giovane ricercatore e attivista, Patrick George Zaki, arrestato in Egitto e accusato dal Governo Egiziano di diffondere notizie false attraverso i suoi canali social, attentare alla sicurezza nazionale e di istigare al rovesciamento del Governo e della Costituzione.
Patrick George Zaki è ricercatore presso l’Università di Bologna, immatricolato all’Università di Granada nel Master Erasmus Mundus, con una borsa di studio dell’Unione Europea per frequentare il Master Gemma (un corso di studio unico in Europa sugli studi di genere) coordinato dall’Università spagnola.
Nonostante il Governo Italiano abbia assicurato di non voler lasciare solo Patrick, risulta poco efficace il lavoro della diplomazia italiana al Cairo, specialmente alla luce dello scarso interesse dimostrato dall’ambasciatore italiano nella Capitale egiziana che non ha chiesto né la scarcerazione né ha fatto visita a Patrick per sincerarsi delle sue condizioni di salute.
A tal riguardo e per tali motivazioni, nei giorni scorsi, i Gruppi Consiliari di M5S, Modica 2038 e PD, hanno presentato una mozione da discutere in Consiglio Comunale, avente ad oggetto il conferimento della cittadinanza onoraria a Patrick George Zaki.
Nell’atto consiliare, a firma dei consiglieri comunali, Marcello Medica, Filippo Agosta, Salvatore Poidomani, Ivana Castello e Giovanni Spadaro, si evidenzia che l’Ong ‘Iniziativa egiziana per i diritti della persona’, con cui Zaki collabora, afferma che è stato interrogato circa la sua attività di ricerca a Bologna e le sue iniziative in difesa dei diritti umani; che le autorità egiziane affermano di aver arrestato Zaki a Mansura, sua città natale, mentre del giovane ricercatore si sono perse le tracce più di 24 ore prima, appena sbarcato all’Aeroporto Internazionale del Cairo; che l’Ong EIPR denuncia come Zaki sia stato bendato e torturato per ore: picchiato, sottoposto a elettroshock, minacciato e interrogato dalla National Security lnvestigations (Nsi); che il rapporto di polizia presentato ai legali del ricercatore sostiene falsamente che “venne arrestato a un posto di blocco nella sua città natale, a seguito di un ordine emesso a settembre 2019” mentre Zaki aveva lasciato il suo Paese in agosto; e che i reati imputati a Zaki si riferiscono in realtà a legittime attività di denuncia, informazione, commento pubblico o critica, e sono alibi per legittimare una procedura del tutto illegale.
Inoltre, nella mozione, si rileva come il giovane Patrick George Zaki è in stato di detenzione preventiva dal 7 febbraio dello scorso anno; Patrick potrebbe rimanere in carcere ancora molto tempo. Rischia dai cinque anni all’ergastolo e la custodia cautelare, invece, potrebbe essere rinviata in modo indefinito come accaduto finora e anche ad altri attivisti prima di lui (sono 1600 le persone detenute in Egitto alle quali è stata rinnovata la detenzione preventiva); ancora, le accuse rivolte a Patrick sono le stesse che colpiscono persone che svolgono attività del tutto legittime secondo il diritto internazionale e che in Egitto hanno raggiunto in questi anni centinaia di attivisti/e, ricercatori/trici, avvocati/e, esponenti di organizzazioni per i diritti umani; e infine, che l’attivismo di Zaki e la lotta per i diritti delle minoranze oppresse andavano dalla comunità Lgbt fino alle comunità cristiane cacciate dal nord del Sinai, a causa dell’avanzata dello stato islamico.
Pertanto, con la suddetta mozione, i suddetti consiglieri, chiedono che il Consiglio Comunale impegni il Sindaco a conferire, come atto simbolico, la cittadinanza onoraria a Patrick George Zaki; esprima solidarietà, sostegno e vicinanza alla famiglia e alle Università di Bologna e Granada; chieda all’Amministrazione comunale di impegnarsi a collaborare con gli enti preposti affinché il Governo Italiano chieda alle istituzioni egiziane il rilascio immediato; chieda al Governo Italiano di impegnarsi a promuovere iniziative in tutte le sedi istituzionali opportune affinché si attivino per il rilascio di Zaki.
Infine, i cinque consiglieri ci tengono a sottolineare come il conferimento della cittadinanza onoraria debba essere un presidio di libertà (non solo per quella di Patrick) per tutte e tutti, e per ogni diritto calpestato.

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2 commenti su “Minoranza Modica. Mozione per conferire simbolicamente cittadinanza a Patrick Zaki”

  1. Zaki non è innocente. Ha commesso un reato nel suo paese e merita il carcere come qualsiasi cittadino del mondo. Dobbiamo rispettare le leggi degli stati sovrani come l’Egitto.

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