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Rimesso in libertà il macellaio che denunciò il ritrovamento, in Via Saragat a Ragusa, di un neonato. L’uomo è indagato per abbandono di minore, ed era agli arresti domiciliari dallo scorso 4 dicembre. Un mese prima aveva inscenato l’abbandono e il ritrovamento di un neonato. L’istanza di scarcerazione era stata più volte presentata sal suo legale, l’avvocato Michele Sbezzi, al Tribunale del Riesame prima e all’ufficio del Gip successivamente.
I termini «naturali» della custodia cautelare sarebbero scaduti il 21 gennaio. Il La Procura – titolare dell’inchiesta, il sostituto Francesco Riccio – ha ravvisato che non sussisterebbero più le esigenze cautelari e il gip, Eleonora Schininà ha disposto la scarcerazione. È probabile che la conclusione delle indagini sia ormai vicina.
Assieme al commerciante è indagata anche la madre del neonato, una modicana con la quale l’uomo aveva avuto una relazioe. L’ipotesi investigativa per lei è di concorso nell’abbandono di minore. Il 4 novembre scorso la donna avrebbe chiamato il commerciante, con cui aveva avuto una relazione per chiedere aiuto.
Da Ragusa l’uomo si era recato a Modica e aveva trovato lei e il piccolo appena partorito. Non sapeva che fosse incinta. Il commerciante allora aveva deciso portare con sé il bimbo a Ragusa, ma invece di andare in ospedale aveva inscenato l’abbandono e il ritrovamento.
Sia l’uomo che la donna sono stati sottoposti al test del dna per stabilire se siano loro i genitori del piccolo, che, giunto all’ospedale “Giovanni Paolo II” di Ragusa in condizioni critiche, si era velocemente ripreso. Dal 20 novembre è affidato in preadozione ad una famiglia che risiede fuori dal territorio provinciale di Ragusa.