“Ci avviciniamo al giro di boa del percorso di questa amministrazione ed è tempo di bilanci. L’unico elemento nettamente in positivo è il costante aumento del silenzio su molte questioni scottanti.
Riteniamo fisiologico e indiscutibile, come anche riconosciuto dai vertici della nostra amministrazione, il ruolo di controllo sugli atti, sulle procedure, sui provvedimenti, ma, purtroppo i silenzi si accumulano e riteniamo che a metà mandato debbano essere chiarite molte cose”
È la riflessione del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle che, come al solito, affida a Sergio Firrincieli, capogruppo, le considerazioni scaturite in sede di confronto interno fra i consiglieri, alcuni attivisti e molti simpatizzanti, tutti con la fame di risposte che non arrivano.
“C’è troppo silenzio sulle questioni più attuali, è scaduto il termine per la manifestazione di interesse per Palazzo Tumino e non c’è nessun cenno sulle trattative, si è parlato tanto di tentativi di riutilizzo per i cinema chiusi della città e non se ne parla più, dell’ex cinema Marino è impossibile sapere quali sono le intenzioni, dei lavori all’Opera Pia non si è saputo più nulla, delle mirabolanti strategie per l’Ecomuseo più nulla, potremmo continuare a lungo, c’è solo qualche sussulto per Ibla, grazie all’intervento dell’assessore Barone per San Poalo, per la circonvallazione, ma è pesante la coltre di silenzio sul parcheggio sotterraneo.
Abbiamo chiesto più volte resoconti dell’utilizzo delle somme della tassa di soggiorno, anche su questo il silenzio assoluto, interrotto solo da qualche risposta del tutto insufficiente e lacunosa.
Silenzio sulle reti idriche che dovrebbero essere servite dal potabilizzatore di Camemi, silenzio sul progetto per lo scalo merci, silenzio caduto anche sulla riqualificazione commerciale di via Roma, esasperante silenzio sull’immobile di via del Mercato e sui locali di Carmine Putie, specchio del fallimento di certi settori dell’amministrazione”
Aggiunge Firrincieli: “Comprendiamo che può essere di disturbo se in questo silenzio, grave e pesante, non tanto in sé quanto per la sensazione di smarrimento che produce, ma ci venga detto se possiamo esercitare le nostre funzioni o dobbiamo chiuderci anche noi, come la maggioranza, in ossequioso silenzio”
“Se ci resta qualche spazio di parola – conclude Firrincieli – desidereremmo chiedere un bilancio delle somme in entrata e di quelle in uscita per l’emergenza COVID, un bilancio annuale che comprenda tutti fondi ricevuti da Stato e Regione, a vario titolo, e le somme in uscita per ogni sorta di spesa, fino ad arrivare alle spese per i volontari per gli screening con i tamponi rapidi.
Il tutto per capire se il Comune è stato solo un tramite per erogare i fondi, se ha sopportato costi, per mancati introiti e spese, se ha elargito somme del proprio bilancio, per capire se ci sono ancora margini per potere contribuire a famiglie e imprese in difficoltà, e in che modo e con quale potenza di fuoco”