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Cna Comiso. I costi della crisi pandemica nella zona rossa

Cna territoriale di Ragusa a confronto con il sindaco Schembari
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Nei giorni scorsi la Cna comunale di Comiso ha incontrato il sindaco, Maria Rita Schembari, con l’intenzione di sottoporre all’amministrazione comunale la propria lettura della problematica economica riguardante le imprese operanti nelle cosiddette “zone rosse”. “La necessità – ha precisato Giuseppe Santocono, presidente della Cna territoriale di Ragusa – è quella di fare emergere i numeri veri della pandemia dal punto di vista economico, ponendo sotto la lente di ingrandimento il calo del fatturato delle imprese dei comuni in zona rossa”. “Infatti – ha precisato dal canto suo il vicepresidente territoriale Giovanni Calogero – gli aiuti dati fino ad ora prendono come riferimento i soli codici Ateco, ma la realtà è molto più complessa e l’ondata di crisi coinvolge anche le imprese non direttamente soggette a chiusura. La maggioranza dei codici Ateco, seppur nel totale rispetto delle norme di autotutela, possono continuare ad operare e a svolgere il loro lavoro ma, studiando entrate e bilanci, è evidente l’enorme perdita registratasi negli ultimi periodi. E siccome tali attività solo sulla carta possono continuare a lavorare, la realtà è che non riceveranno alcuna forma di ristoro”. Andrea Distefano, responsabile organizzativo della Cna di Comiso, ha aggiunto che è paradossale “quello che ha vissuto la città di Vittoria e quello che ora sta vivendo la città di Comiso, dove la gran parte delle attività commerciali e artigianali non hanno avuto alcun obbligo di chiusura ma, considerando il fatto che la circolazione delle persone è fortemente o totalmente limitata, non stanno fatturando nulla o quasi nulla”. “Queste attività – ha detto ancora Santocono – subiscono un doppio danno, determinato dai costi di mantenimento dell’attività senza alcuna entrata (dipendenti, imposte, tributi, utenze, etc.) e poi dal fatto che non appartenendo ad un codice Ateco soggetto a chiusura non riceveranno alcun indennizzo causa Covid. Per questo motivo, come Cna chiediamo di prendere come riferimento i cali dei fatturati delle imprese e non i soli codici Ateco di riferimento”. La Cna comunale di Comiso ha ringraziato, poi, il sindaco Schembari per la consueta disponibilità, per il senso di responsabilità dimostrato e per la capacità di ascolto e, al contempo, ha chiesto con forza che il primo cittadino possa farsi portavoce delle suddette esigenze nei confronti della deputazione nazionale e regionale dell’area iblea.

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