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M5S Ragusa. “Scelte contraddittorie sui tributi locali”

Perchè non si aiutano i meno abbienti?
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Le scelte dell’amministrazione Cassì in materia di tributi locali sembrano come quelle di un Robin Hood all’incontrario”. E’ il gruppo consiliare M5s Ragusa a sostenerlo dopo avere preso atto delle decisioni assunte nel corso della seduta di martedì scorso del civico consesso e dopo la conferenza stampa di ieri mattina tenuta dal sindaco e dall’assessore al Bilancio.

“Partiamo intanto – sottolineano i consiglieri pentastellati – dalla seduta consiliare di martedì scorso. Dal Governo nazionale e dalla Regione sono arrivati sei milioni di euro, ovviamente per la pandemia e non per altri motivi. Questi trasferimenti eccezionali, è bene precisarlo, non ci sarebbero avuti nel mese di ottobre di un qualunque anno a vantaggio di qualsivoglia amministrazione comunale, né a Ragusa né in alcun’altra parte d’Italia. E quindi, data l’eccezionalità, il Governo centrale si è preoccupato di alleggerire il carico fiscale dei cittadini per quel che concerne le tariffe Tari e Imu, ovviamente agevolando i meno abbienti e le attività generalmente colpite dal lockdown oltre che dagli effetti nefasti dell’emergenza sanitaria. Che cosa abbiamo eccepito e richiesto? Assieme ai colleghi del gruppo del Pd, abbiamo presentato un emendamento per far sì che, oltre alle categorie contemplate, considerando anche il raggiungimento del target della differenziata del 71% e la capacità di essere virtuosi da parte di tutti i ragusani, che continuano ad essere colpiti dalle ripercussioni della pandemia, l’amministrazione comunale, al di là dei contributi del Governo, formulasse una sorta di ristoro per l’intera cittadinanza nell’ordine del 2% rispetto al provvedimento complessivo, vale a dire circa 250.000 euro, che, a cascata, si sarebbe potuto riversare su tutte le utenze domestiche dei ragusani con riferimento alla Tari”.

“Ci è stato detto – proseguono i consiglieri comunali M5s Ragusa – che gli equilibri di bilancio non erano stati ancora approvati e quindi non è stato possibile procedere in tal senso. Grande rammarico da parte nostra e infatti ci siamo astenuti per quanto riguarda l’atto complessivo”. Il gruppo consiliare M5s Ragusa aggiunge: “Per le tariffe Imu, stesso discorso in virtù dei 3,4 milioni erogati dal Governo. Si sono potute abbassare al massimo le tariffe. A parte la riduzione che ha riguardato tutti, c’è stata una ulteriore agevolazione per le categorie A7, vale a dire i proprietari di ville singole con giardino, quindi case di pregio. Strutture che, alla luce di questa agevolazione, non saranno più assimilate a residenze di lusso ma a case normali. Un provvedimento, è bene precisarlo, che non si è concretizzato con i soldi del Governo ma con quelli delle casse comunali per un importo di circa 260mila euro. Quindi, ricapitolando, l’amministrazione Cassì opta per sottrarre la cifra di circa 260mila euro dai propri introiti per aiutare chi ha la villa con giardino e, dalle stesse entrate, non trova 250mila euro per erogarli, invece, a cascata a chi possiede una casa in centro, una casa di edilizia popolare economica o di edilizia convenzionata, insomma a chi ha una casa normalissima su tutto il territorio comunale. Riteniamo che questo sia un atteggiamento non equo nei confronti della cittadinanza. Visto che l’amministrazione comunale ha ritenuto di optare per tale scelta, se ne assuma tutte le responsabilità politiche. Naturalmente, rispetto a tutti questi ragionamenti, l’assessore ai Tributi Iacono si è sentito colpito nel vivo dopo quello che aveva raccontato ai colleghi della maggioranza. Piuttosto che replicare a tono ai nostri interrogativi, ha sviato l’argomento, come al solito quando si trova in difficoltà, focalizzando l’attenzione sul solito tema delle royalties. In conclusione, se non c’era il Governo centrale, in questo anno particolare, a intervenire per calmierare le tasse, l’intera Giunta municipale di Ragusa sarebbe rimasta appesa al palo rispetto a tutte le promesse fatte di cui ancora neppure una è stata mantenuta”.

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