“Il grande paradosso di Vittoria: interi quartieri sono senza una goccia d’acqua da giorni e poi ci sono alcune zone in cui il prezioso liquido si disperde per strada come se nulla fosse, determinando abbassamenti di pressione della rete idrica e impedendo che l’erogazione sia uniforme”. E’ il senso della denuncia che arriva da Reset Vittoria. In particolare, il segretario dell’associazione politica, Alessandro Mugnas, ieri, all’alba, si è recato in via Vittorio Veneto per documentare una delle copiose perdite d’acqua tra quelle che si registrano in più punti dell’intera città. “C’è davvero da indignarsi – chiarisce Mugnas che ha girato un video diventato subito virale sui social – perché non è possibile che ci siano agglomerati cittadini che soffrono la sete mentre qui l’acqua scorre via come se nulla fosse a causa della presenza di enormi falle. Tra l’altro, l’acqua colma alcune buche presenti sull’asfalto rendendo la percorribilità della strada molto insidiosa a chi non la conosce. Il problema, poi, è che le autobotti messe a disposizione dal Comune sono assolutamente insufficienti a soddisfare le esigenze delle zone in cui si ravvisa la mancanza d’acqua. E, ancora, nessuno nota quelle squadre di operai che pure si renderebbero necessari per turare le falle in questione ed evitare che l’acqua continui a scorrere come se nulla fosse. L’ente di palazzo Iacono continua a peccare su questo fronte, soprattutto continua a non dare risposte alla cittadinanza da cui viene preteso il pagamento del tributo legato al canone idrico per un servizio di fatto non reso. Anzi, in molti fanno ricorso alle autobotti private con un aggravio di costi a livello familiare. E’ davvero assurdo”. Mugnas, inoltre, precisa che SiciliAcque continua ad erogare sessanta litri di acqua al secondo “in un periodo come quello attuale – aggiunge – in cui, invece, la quantità corretta sarebbe di 75-80 litri. In più, negli anni, i bacini idrici non sono mai stati attivati, così come sono rimasti cattedrali nel deserto gli impianti per condurre acqua a Scoglitti. Ci chiediamo perché, allora, nel tempo questi soldi siano stati spesi. Evidentemente, si è trattato di risorse economiche di fatto buttate, di denaro pubblico utilizzato in maniera vana”.
- 21 Dicembre 2024 -